Matteo Salvini entusiasta della Corea del Nord: «C’è uno splendido senso di comunità»

«Sono un tipo curioso e la Corea del Nord è uno dei luoghi meno conosciuti al mondo e quindi mi sono detto: perché no?». Matteo Salvini è rientrato in Italia dopo alcuni giorni a Pyongyang e Pechino in compagnia del senatore di FI Antonio Razzi che secondo Salvini «Lui è un’autorità assoluta, una star».

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«TANTISSIMI BAMBINI CHE GIOCANO IN STRADA» – Intervistato dal Corriere della Sera,  il segreatario della Lega Nord ha detto di essere andato in Corea del Nord perché voleva vedere le cose «con i miei occhi, senza pregiudizi» e ha scoperto «Un Paese molto diverso dal nostro, un’opportunità gigantesca per i nostri imprenditori. Hanno bisogno di molte cose e l’embargo nei loro confronti è idiota». Parlando di diritti umani, Salvini ha detto che «la pena di morte c’è anche negli Stati Uniti. E per quanto riguarda la libertà di stampa, d’accordo, lì non fanno altro che parlare del “Grande Maresciallo” (il leader Kim Jong-un, ndr ), ma da noi non si cantano le lodi a Renzi tutti i santi giorni?», si stratta «di un altro modello che io non demonizzo: non indico come un inferno un sistema che non conosco. Lì lo Stato dà tutto: scuola, casa, lavoro. Insomma, al mondo non c’è solo lo stile di vita americano». Per Salvini dunque la Corea del Nord è un posto ideale: «ho visto un senso di comunità splendido. Tantissimi bambini che giocano in strada e non con la playstation, un grande rispetto per gli anziani, cose che ormai in Italia non ci sono più».

(Photocredit: Roberto Monaldo/LaPresse)

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