Nazionale, 24 ore all’esordio di Conte: la formazione

Nella storia della Nazionale non c’è mai stato un commissario tecnico meridionale. E sorte ha voluto che l’esordio di Antonio Conte sulla panchina azzurra fosse proprio al Sud, precisamente a Bari, piazza che lo ha accolto a braccia aperte e acclamato nelle stagioni 2007/2008 e 2008/2009. Un rapporto così bello quello con il tifo barese che gli è costato parecchi insulti arrivati da Lecce, sua città natale.

Antonio Conte Ritiro della Nazionale Italiana a Coverciano Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini
Antonio Conte Ritiro della Nazionale Italiana a Coverciano Foto LaPresse – Jennifer Lorenzini

ESORDIO – Davanti ai 45.000 del San Nicola domani sera scende in campo la prima Italia targata Conte, avversario l’Olanda. E non va sconfitta soltanto la formazione oranje; c’è anche una maledizione da smontare. Come riporta la Gazzetta dello Sport da 16 anni il neo commissario tecnico non vince all’esordio, da 5842 giorni non è “buona la prima”: vinse Zoff 2-0 a Liverpool contro il Galles (Fuser e Vieri), data 5 settembre 1998, poi più nulla. Pareggio per Trapattoni contro l’Ungheria, scoppola per Lippi a Reykjavik (Islanda-Italia 2-0) e per Donadoni a Livorno (azzurri in formazione sperimentale, la Croazia ci fa due gol); alla prima perse anche Prandelli, ci pensò Kolo Tourè a rovinargli la festa, 0-1 per la Costa d’Avorio. A Coverciano non ci pensano: conoscendo la sua ostinazione l’ex allenatore della Juventus non vorrà sentir parlare di passo falso, ma è chiaro che a Bari conterà molto di più la prestazione, lo spirito d’abnegazione. Il risultato servirà martedì prossimo in quel di Oslo, con la Norvegia, primo atto delle qualificazioni agli Europei del 2015.

FORMAZIONE – Intanto  in questi primi giorni di regno Conte a Coverciano si lavora principalmente sulla tattica. Il ct è orientato a traslocare in nazionale il modulo che alla Juventus lo ha condotto a festeggiare tre titoli, il 3-5-2: domani sera contro l’Olanda probabile una linea difensiva composta da Ranocchia, Bonucci e Astori, a centrocampo Candreva e De Sciglio sulle fasce, De Rossi, Parolo e Marchisio/Verratti in mezzo, in attacco Immobile e uno tra Giovinco e Zaza. Proprio l’attaccante del Sassuolo ha parlato ieri in conferenza stampa in tandem con El Shaarawy: “Questa convocazione è un punto di partenza. Non sono ancora nessuno – dice Zaza, autore domenica scorsa di uno splendido gol nel match contro il Cagliari – ma lavoro per diventare il migliore attaccante italiano. La prossima dovrà essere la mia stagione”. Gli fa eco il Faraone milanista, anche lui in rete nella prima di campionato: “Sono contento di essere tornato in nazionale, mi sento motivato e più maturo. La stagione è iniziata bene, spero sia solo l’inizio”.

Foto LaPresse – Jennifer Lorenzini

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