L’Italia non fallirà! (E poi forse ce la farà)

Nel dicembre del 2013, a “Piazza Pulita”, Romano Prodi disse una cosa abbastanza intelligente, anche se mi scoccia riconoscerlo. Mortadella (devo pur rifarmi in qualche modo), Mortadella, dunque (caspiterina, mi è venuta l’acquolina in bocca: domani la compro), Mortadella, dicevo, affermò che l’Italia ce l’avrebbe fatta …in quindici anni, con la politica della formica. Però anche lui quando era al timone dell’Italia si diceva sicuro che il Belpaese ce l’avrebbe fatta nel giro di qualche mese o poco più. Parlando con l’ “Economist” nel 2007, per esempio, Mortadella disse: «…e io sono fiducioso che il paese ce la farà». Certo non è stato il solo. «L’Italia ce la farà!» è diventata la professione di fede di qualsiasi politico italiano con qualche responsabilità di governo o istituzionale da vent’anni a questa parte. La cosa divertente – avete notato? – è che costui la recita sempre con una qualche solennità, quasi che il popolo italiano non fosse ancora pronto per annunci di così grande momento. «Non ho mai avuto dubbi sul fatto che l’Italia ce la farà.», disse, sempre per esempio, Berlusconi a Marsiglia nel 2011, durante il XX congresso del PPE. Pochi mesi dopo Romano Prodi, intervistato dalla Radio Svizzera di lingua italiana vaticinava: «Ho estrema fiducia in Monti, con lui l’Italia ce la farà.» E qualche altro mese dopo il presidente del Consiglio Monti scriveva a Napolitano: «Il Paese sta attraversando una fase difficile della sua storia ma, come Lei ama dire, l’Italia ce la farà…». E in effetti è difficile immaginare un presidente della Repubblica Italiana che non dica, almeno una volta al mese: «L’Italia ce la farà!». Nel 2013 il presidente del Consiglio Letta, durante la conferenza stampa di fine anno (nonostante le profezie da menagramo di Prodi) sentenziò fiducioso: «Sono fermamente convinto che l’Italia ce la farà perché abbiamo dietro le spalle la parte più complessa di questa crisi». E bisogna pur dire che in fin dei conti l’Italia ce l’ha sempre fatta in questi vent’anni, se ancora sta in piedi. Ed è forse per questo che neanche Renzi ha avuto il coraggio di rottamare la professione di fede. Però qualcosa si è incrinato. Mesi fa, a “Quinta Colonna”, la fede si era già stemperata in un fiducioso ottimismo: «Non mi piacciono tutti quelli che dicono che l’Italia non ce la farà mai, sono convinto che ce la faremo…». E l’altro giorno Matteo ha detto: «La situazione è complicata e delicata e va gestita con grande responsabilità e serietà. Ma l’Italia non fallirà.» L’Italia non fallirà! Ecco una novità che suona alquanto sinistra! Tranquilli comunque: per vent’anni ancora, quantomeno, abbiamo il futuro assicurato.

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