La battaglia a colpi di selfie delle donne anti-femmiste

Women against feminism. Donne contro il femminismo. Tutto comincia su Tumblr, la popolare piattaforma di blogging che permette una diffusione rapida e capillare delle immagini. In questo caso si tratta degli ormai celeberrimi “selfie”, autoscatti di giovani donne che posano davanti all’obiettivo con un foglio di carta tra le mani su cui hanno scritto i motivi per cui rigettano i valori del femminismo del terzo millennio.

Foto: womenagainstfeminism.tumblr.com
Foto: womenagainstfeminism.tumblr.com

CHI SONO LE ANTI-FEMMINISTE? – Il sito, che è nato lo scorso inverno e che ad oggi raccoglie migliaia di contributi pubblicati da utenti di tutto il mondo, ha cominciato ad attirare l’attenzione della stampa che ora ricostruisce un dibattito già molto vivo in rete. Beth Elderkin ha intervistato per The Daily Dot la blogger americana Julie Klose, che ha spiegato quale significato abbia assunto oggi il concetto di anti-femminismo: se un tempo quello dell’anti-femminismo era il movimento in opposizione a quello delle suffragette – che chiedevano l’estensione del diritto di voto anche alle donne – oggi si tratta più di una fiera opposizione ai valori propri del femminismo di questi primi anni del Terzo Millennio:

Non sono anti-femminista per schierarmi contro quello che il femminismo ha creato, sono anti-femminista rispetto a quello che il femminismo è diventato. Le cose sono cambiate e persone come me non fanno più parte di quel gruppo. Siamo ostracizzate.

Per “persone come me” Julie Klose intende donne che si accostano in modo attivo alla religione di appartenenza, donne che fanno parte del movimento pro-vita e coloro che fanno parte del mondo più conservatore. Ma, sopratutto, l’accusa che Klose muove al moderno femminismo è quello di schierarsi sui singoli temi accantonando la causa delle donne nella sua interezza.

«NON HO BISOGNO DEL FEMMINISMO PERCHÉ…» – Ma le donne che si sono idealmente unite alla causa attraverso un semplice selfie sul sito Women Against Feminism, più che dichiararsi anti-femministe spiegano perché non ritengono di avere bisogno del femminismo: perché il femminismo e la battaglia per l’uguaglianza si confonde troppo spesso con la «paura irrazionale degli uomini» perché «anche se siamo tutti uguali siamo in realtà tutti diversi», perché – scrive ancora sul suo foglio un’altra donna – non c’è bisogno di femminismo, ma della garanzia del rispetto dei diritti umani per tutti.

Guarda le foto: 

CHI C’È DIETRO “WOMEN AGAINST FEMINISM”? – Come molti altri “prodotti” del Web, anche Women Against Femimism si porta dietro la sua buona dose di controversie su chi l’abbia creato e con quale scopo iniziale. La Elderkin spiega che il nome di colei che ha pubblicato il primo post non sarebbe mai stato reso pubblico per la volontà della stessa creatrice, che ha preferito mantenere l’anonimato per proteggere la propria incolumità. E c’è anche chi è pronto a sostenere che il sito sia nato per mano di un gruppo di uomini del gruppo Men Rights Activists, che userebbe le donne per portare avanti il proprio programma.

 

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FEMMINISMO O UGUAGLIANZA? – Quale che sia l’origine di questo movimento, e prendendo come “genuini” i contributi raccolti sul sito in questi mesi, di certo si fa portavoce di un sentire comune espresso da molte donne, che considerano il femminismo come «una guerra delle donne alle donne», che che descrive le donne stesse come banali, privilegiate e lamentose e che –  secondo la blogger americana Janet Bloomfield – rappresenta un «errore strategico» nella concezione che il femminismo ha di se stesso, diventando sinonimo di autoritarismo e tradendo il suo scopo originario di raggiungimento dell’eguaglianza. 

(Photocredit copertina: womenagainstfeminism.tumblr.com)

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