L’enorme caduta dei prezzi delle seconde case in Italia

La crisi economica che ha colpito il nostro paese ha portato al crollo del mercato delle seconde case. In alcuni luoghi di vacanza molto amati dagli stranieri, come il Lago di Garda, la Toscana oppure il Sud Tirolo, gli immobili hanno subito una flessione del loro valore assai significativa, tra il 30 ed il 40% di quanto costavano prima dello scoppio della crisi. La compravendita è ora resa ancora più difficile dalla perdurante stretta creditizia favorita dalla crisi del debito sovrano italiano del 2011.

A view of the beach in front of the vill
FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

LA CRISIDEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA – Il quotidiano tedesco Die Welt dedica un approfondimento alla pesante flessione del mercato immobiliare italiano per quanto riguarda le case di vacanze. In luoghi molto amati come il Lago di Garda, la Toscana oppure il Sud Tirolo, molti tedeschi, inglesi o stranieri di diversa nazionalità hanno comprato numerose case nel corso degli scorsi decenni. Come spiega Werner Rieger, agente immobiliare sul Lago di Garda specializzato nella clientela tedesca, i prezzi delle case sono sempre andati verso l’alto durante i 29 anni in cui ha svolto questa professione. Tutto è cambiato dopo il 2007. Da allora la flessione dell’economia non si è praticamente mai fermata, ed in questa situazione sono pochissimi gli italiani che pensano a comprarsi una seconda casa, anche alle luce delle nuove tasse messe sugli immobili. «Molti italiani più anziani vogliono vendere le loro case di vacanze, al fine di poter supportare i loro figli che hanno perso il lavoro in questi anni», rimarca Heinz Neuhauser, un agente immobiliare del Sud Tirolo. Secondo Neuhauser nel Nord Italia non ci sono mai state così tante seconde case messe in vendita come ora.

IL CROLLO DELLE SECONDE CASE – La crisi del mercato immobiliare delle seconde case si riflette sulla dinamica dei prezzi osservata in questi anni. Una tenuta sul Lago di Garda, che prima della crisi costava 3,2 milioni di euro, ora viene offerta a 1,8, spiega Werner Rieger a Die Welt. Fino a sei anni fa era praticamente impossibile comprare una villa con giardino e piscina per meno di un milione di euro sul più grande lago italiano, Ora invece ci sono buone offerte a partire dai 700 mila euro. La flessione dei prezzi ha toccato anche gli immobili più piccoli. «Piccoli appartamenti nei paesi del sud del Lago di Garda sono venduti per circa 100 mila euro, un attico invece per circa mezzo milione di euro» illustra l’agente immobiliare. Una simile dinamica si è registrata anche in Toscana, altra regione molto apprezzata dai turisti tedeschi. Nils Dyken, proprietario di un’agenzia immobiliare, Toscana Immobili, rimarca come nelle città le case di proprietà valgano oggi tra il 30 ed il 40% in meno rispetto al 2007. Nei luoghi più pittoreschi della regione i prezzi delle ville o dei poderi sono invece calati in modo più moderato, circa il 10%. Appartamenti lontani 10 o 20 chilometri dalla costa possono invece essere comprati a partire da 100 mila euro. In Sud Tirolo invece nel 2007 si comprava un trilocale in Val Pusteria, comprensivo di cantina e parcheggio, per circa 330 mila euro. Ora invece lo stesso immobile viene venduto a 200 mila.

LA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE E LE BANCHE – I diversi agenti immobiliari interrogati da Die Welt rimarcano come la flessione del mercato immobiliare in Italia sia favorita dalla banche, che non concedono più mutui così rendendo assai più difficile la compravendita di case. «La situazione è paraddosale: ci sono molti compratori ricchi e grande interesse in Germania, Gran Bretagna, Austria e Svizzera, ma solo poche case di vacanza cambiano il proprietario» spiega Nils Dyken individuando negli istituti di credito i principali responsabili della situazione. «Le banche in Italia non erogano prestiti, mentre gli istituti in Germania, Austria e Svizzera si trattengono dalla concessione di mutui visto che non conoscono bene il mercato immobiliare italiano». Una flessione favorita inoltre da altri fattori, come il considerevole aumento della pressione fiscale sulle seconde case, che ha creato una forte spinta alla vendita da parte dei proprietari italiani. Per quanto riguarda invece le case di vacanze detenute dagli stranieri, alcuni osservatori notano come stia avvenendo una sorta di ricambio generazionale. Chi ha comprato l’immobile è ormai troppo anziano per fare viaggi così lunghi, mentre i loro figli hanno perso interesse alle case dove hanno trascorso l’infanzia. Un aumento dell’offerta a cui però non corrisponde la domanda, così da spingere ulteriormente verso il basso i prezzi delle case.

Photocredit foto copertina:  Dean Treml/Red Bull via Getty Images

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