Poletti, Pensioni: «Da settembre cambiamo tutto»

Pensioni: “Da settembre cambiamo tutto”. Parola di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, che intervistato questa mattina dal Messaggero annuncia che anche gli ultimi residui della riforma delle Pensioni di Elsa Fornero saranno affrontati con decisione a partire dalla ripresa dell’attività politica a pieno regime. Sono in arrivo riforme strutturali, accanto ad alcuni interventi tampone già messi in campo per mandare in pagamento significativi importi di Cassa Integrazione non liquidati ai lavoratori.

PENSIONI, RIFORME STRUTTURALI – “E’ allo studio”, dice il titolare del Welfare, “una nuova norma che consenta la flessibilità in uscita”. Saranno messi a disposizione diversi strumenti e l’intenzione è quella di consentire ad ogni lavoratore di “utilizzare quello più adatto alla propria situazione”. Il ministro conferma che è allo studio una “norma-ponte” verso la pensione e che il Ministero sta lavorando e predisponendo “le simulazioni necessarie”. Tutto sarà più chiaro all’approvazione della prossima “legge di Stabilità” dove saranno indicati provvedimenti e risorse necessarie al nuovo assetto del sistema previdenziale italiano. L’Istat ha recentemente certificato l’aumento di “cinquantamila occupati in un mese, un dato che fa auspicare “una prima inversione di tendenza” ma che non può ancora essere ritenuto sufficiente per gioire.

JOBS ACT E CASSA INTEGRAZIONE – I problemi della disoccupazione giovanile non si risolvono, dice Poletti, con provvedimenti tampone come il “bonus giovani”, che non sarà abolito, ma che è sotto strettissimo esame: “La vicenda ci conferma che se non c’è sviluppo economico non c’è bonus che tenga. Il rilancio dell’economia parte dagli investimenti e dai consumi”. Nel frattempo sono stati trovati tutti i denari necessari per liquidare la Cassa Integrazione in Deroga nel 2013 e nuove somme per “coprire il 2014”. “Sostanzialmente il problema è risolto”, dice Poletti, e per il futuro saranno rivisti i criteri per la concessione della Cig. Nel testo del Jobs Act che arriverà in aula a settembre, conferma Poletti, non ci sarà alcun accenno all’articolo 18: “E’ già stato modificato dalla legge Fornero. Aspettiamo i risultati del monitoraggio”.

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