Michael Schumacher: condannate le riviste che avevano pubblicato le foto di Corinna che andava in ospedale

Corinna Schumacher vince in primo grado la causa contro i settimanali popolari tedeschi che avevano pubblicato le sue foto mentre camminava nell’ospedale di Grenoble pochi giorni dopo l’incidente del marito Michael sugli sci. I media sono stati condannati perché non esiste un diritto all’informazione che giustifichi una simile violazione della privacy, particolarmente da tutelare in un momento privato di dolore.

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Mark Thompson/Getty Images

CORINNA SCHUMACHER E LE FOTO PRIVATE – Il tribunale distrettuale di Monaco di Baviera ha dato ragione a Corinna Schumacher nella sua causa contro le riviste popolari Bunte, Neue Woche e Super Illu che avevano pubblicato le sue foto mentre si recava da suo marito Michael Schumacher. La moglie del campione di Formula 1 era stata ripresa mentre passeggiava nei corridoi dell’ospedale di Grenbole 5 giorni dopo il gravissimo incidente di Michael Schumacher sugli sci. I magistrati hanno stabilito che in una simile situazione non pubblica non esista un diritto di informazione che infranga la tutela della privacy personale. La sentenza ha rimarcato come in un momento di simile dolore personale esista inoltre uno spazio ulteriore di limitazione all’informazione, visto che Corinna Schumacher era stata ripresa mentre camminava in un luogo chiuso ed inaccessibile al resto dell’opinione pubblica come il corridoio d’ospedale che porta  alla stanza dove era ricoverato suo marito.

CORINNA SCHUMACHER E MICHAEL SCHUMACHER – Corinna Schumacher ha querelato le tre riviste popolare subito dopo la pubblicazione delle foto, avvenuta a fine gennaio, ed ha ottenuto ragione in tribunale, anche se per il momento solo in primo grado. Bunte, Neue Woche e Super Illu ricorreranno in appello contro la sentenza che le  ha condannate per negligenza. Bunte, la più diffusa tra le tre testate, aveva pubblicato le foto “private” di Corinna all’ospedale di Grenoble sotto la scritta “La sua vita sarà mai felice come lo è stata prima?”. La moglie di Michael Schumacher è stata costantemente seguita nei suoi quotidiani viaggi verso l’ospedale di Grenoble, dove suo marito è stato ricoverato da fine dicembre fino alla fine di maggio, quando è uscito dal coma. L’attenzione della stampa si è trasformata in alcune occasioni in vera ossessione, dato che sconosciuti hanno perfino rubato la cartella clinica di Michael Schumacher durante il trasporto dall’ospedale di Grenoble alla clinica di Losanna dove è ora ricoverato per venderla ai media. Nessuna TV o giornale l’ha finora comprata, e la magistratura, in questo caso svizzera, sta indagando su questo furto.

Photocredit copertina: Mark Thompson/Getty Images

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