Baby squillo: c’era anche il catalogo delle “più disponibili”

Non cessa di riservare sorprese l’inchiesta della procura su Furio Fusco, finito in carcere per pedo-pornografia. Lo riporta Il Messaggero

IL CATALOGO – Secondo il quotidiano, gli inquirenti sarebbero venuti a capo di un sistema promosso dagli indagati per rivelare ai “clienti” quali fossero le ragazze più disinibite:

Ai clienti, a quanto pare, bastava un simbolo per distinguere le ragazzine ”trattabili” e quelle no. Bastava un segno sulle foto messe in mostra sul sito web di Fusco.

Nella rete anche liceali “stressate” che vedevano in lui un confidente

«E lo so» si rilassava con una quindicenne al telefono «tu figurati che io oggi pomeriggio ho avuto una, che sta nelle condizioni tue. Che è venuta qui a farsi fare un massaggio di due ore. Zitta va. Era una scusa per sentirsi coccolata improfunata incremata, capito come? Ha sedici anni e mezzo. Quindi quando vuoi, se tu sei depressa o quanto altro vieni».

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