“Perché non muori? Hai rovinato la mia vita”

05/10/2011 di Claudia Santini

Un ventenne condannato al 17 anni di carcere per aver aggredito una ragazza dopo averla adescata su Facebook



David Russell, 20 anni, aveva ben chiaro in mente un piano: adescare una ragazza di 19 anni, rapirla e ucciderla. Per riuscirci, almeno in parte, ha utilizzato una falsa identità su Facebook.

LE INTENZIONI – Russell, ragazzo inglese, utilizzava su Internet e su Facebook una falsa identità, sfruttando il nome Oliver Sykes, cantante della band Bring Me the Horizon. Utilizzando lo pseudonimo della rock star, è riuscito ad attirare l’attenzione di una 19enne californiana. Secondo le indagini della Corte di Northampton, il giorno prima di incontrare la vittima Russell aveva cercato su Internet “come uccidere qualcuno a mani nude o tagliar via la pelle con un coltello”. La ragazza ha viaggiato verso Northampton per incontrare Russel l’1 aprile scorso e il ragazzo l’ha portata nella foresta di Harlestone Firs con la scusa di “condurla dove il nonno lo portava da piccolo”. I due si sono addentrati in una zona boschiva e isolata, Russell l’ha fatta sedere sul tronco di un albero caduto e l’ha bendata promettendole una sorpresa. Dopo essersi messo alle sue spalle, le ha chiesto di piegare indietro la testa e allungare le braccia verso l’alto.

COMPLETA FIDUCIA – La 19enne non aveva motivo di dubitare e lo ha accontentato. Dopo averla ferita al collo, Russel ha iniziato a gridare “perché non muori? Hai rovinato la mia vita. È tutta colpa tua”. La vittima, alzandosi in piedi di scatto, ha notato il coltello ed ha tentato di scappare, ma l’aggressore ha continuato a colpirla. Si è salvata dicendo di aver lasciato le proprie generalità all’ufficio immigrazione, quindi l’avrebbero cercata e trovata. Russel ha ripulito la scena ed è tornato a casa, dove ha tentato di suicidarsi con un’overdose di farmaci. L’aggressore, prima d’ora, era ritenuto normale, ma evidentemente qualcosa in lui è cambiato.

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