I Mondiali fanno esplodere la prostituzione minorile in Brasile

In Brasile la prostituzione minorile è un fenomeno assai diffuso. Lo svolgimento dei Mondiali potrebbe provocare un aumento dello sfruttamento sessuale dei bambini, vista la forte crescita registrata in questi mesi. Le associazioni che si battono contro la prostituzione minorile denunciano la passività del governo federale così come della Fifa.

 

A 12 year-old prostitute cries in a medi

 

IL BRASILE E IL SESSO COI BAMBINI – Il quotidiano tedesco Die Welt e la televisione pubblica ZDF dedicano un approfondimento al fenomeno della prostituzione minorile in Brasile. Mentre il paese si prepara ai Mondiali di calcio, l’evento sportivo più seguito del pianeta, l’industria legata al sesso coi bambini sta prosperando. Oltre alla Thailandia, i paesi sudamericani sono quelli che attirano i maggiori turisti del sesso. In Brasile si può comprare un rapporto con un minore per pochi euro, e negli ultimi dieci anni il numero dei giovanissimi professionisti del sesso è quadruplicato fino a 400 mila. I media tedeschi rimarcano come la maggior parte di questi minori sia costretta dai genitori a vendere il loro corpo, così da generare un reddito capace di sostenere famiglie che non riescono a trovare occupazione. A volte invece i minori sono praticamente venduti o fatti gestire da organizzazioni criminali. Il viaggio di Die Welt e ZDF si svolge a Fortaleza, una delle maggiori città del Brasile, la quarta per popolazione. La metropoli si è trasformata in questi anni in uno dei luoghi dove è maggiormente diffuso lo sfruttamento sessuale dei più piccoli.

 

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I TAXI DEI CLIENTI – Secondo alcune stime i guadagni di un bambino che si prostituirà durante le quattro settimane dei Mondiali potranno permettere di vivere ad una famiglia povera per almeno un anno. Nel 2003 l’appena insediato Lula promise di sradicare il fenomeno, ma finora poco è stato fatto. L’Avenida Juscelino Kubitscheck di Fortaleza è i luogo più frequentato dai clienti a caccia di sesso con dei minorenni. Lo stadio dei Mondiali è distante poche centinaia di metri, ma nei paraggi di questa strada i segni di povertà diffusa sono molto evidenti. Molti genitori non hanno possibilità di far studiare i figli, e li costringono alla prostituzione. Altri invece vendono il loro corpo per pagarsi la fuga da una vita altrettanto infernale a casa. Tania Gurgel, direttrice del dipartimento per i diritti umani nella città di Fortaleza, rimarca come i bambini si vendano lungo la costa, sulle spiagge, alle fermate dei bus e nei pressi dello stadio. Diversi studi evidenziano come nella città brasiliana i casi di prostituzione minorile siano aumentati del 100%. Le file dei baby professionisti del sesso sono chiaramente visibili. I tassisti portano lì i loro clienti, e mentre il bambino sale nella vettura l’autista del veicolo scende. La polizia è consapevole di questo traffico, ma non fa nulla per fermarlo, dicono gli assistenti sociali ai media tedeschi.

LA PROSTITUZIONE MINORILE E LA FIFA – Gli attivisti per i diritti umani rimarcano come sia il governo brasiliano che la Fifa simulino il loro supporto per stroncare la prostituzione minorile. Jérôme Valcke,segretario generale dell’associazione che riunisce le federazioni calcistiche mondiali, rimarca come i Mondiali di calcio non siano stati organizzati per risolvere o creare problemi, ma siano solo un evento sportivo. Die Welt rimarca come diversi dirigenti Fifa ritengano un errore questa posizione. Uno di essi è l’assai influente presidente della DFB, la Federcalcio tedesca. Theo Zwanziger, che aveva guidato un progetto di sensibilizzazione contro lo sfruttamento delle persone a fini sessuali durante i Mondiali in Germania, spiega come il tema sia una questione di responsabilità. Visti i lauti guadagni della Fifa fatti coi Mondiali brasiliani, un suo impegno nel contrasto della prostituzione minorile sarebbe necessario. Al momento però non ci sono segni in questo senso.

(Photo credit: Gwenn Dubourthoumieu / Afp / Getty Images, Ted Alijbe / Afp / Getty Images)

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