Matteo Renzi e l’operazione Argo per le Europee

«Io e Filippo (Sensi, il suo portavoce ndr) l’abbiamo chiamata operazione Argo». Come il film diretto e interpretato da Ben Affleck; Matteo Renzi avvia così l’operazione per conquistare il voto degli indecisi nel Sud e in Sicilia. La tecnica del presidente del Consiglio è spiegata in una intervista del premier sul Corriere della Sera a cura di Maria Teresa Meli. «Tre ministri che fanno presa: Maria Elena Boschi, Giuliano Poletti, titolare del dicastero del Lavoro, e Graziano Delrio che si occupa dei Fondi europei». «E poi – aggiunge Renzi – ci sono io che mi sto sbattendo come un pazzo, mi stanco, ma mi diverto e sono convinto che ne usciremo bene».

Conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri

BEPPE NON CI SORPASSA – Commentando l’intervento di Beppe Grillo a Porta a Porta, Renzi afferma che il leader del Movimento 5 Stelle «non ha preso voti ne’ li ha persi». «La sua – commenta – è stata una prestazione senza infamia e senza lode. Io non sono preoccupato so che non ci sarà nessun sorpasso del Movimento 5 Stelle, anzi il sorpasso lo faremo noi, visto che alle Politiche erano loro il primo partito. Poi é chiaro che mi piacerebbe vedere il numero 3 davanti alla percentuale del risultato del Partito democratico, io sono fatto così, non mi accontento mai. Però l’importante è vincere». E acora: «So bene che le piazze non equivalgono ai voti, ma rivedo la gente che si interessa, il partito che si muove, i dirigenti del Pd che si danno da fare. Sento una nuova vitalità intorno a me».

 

NON VIVACCHIAMO – «Per noi – prosegue – è importante non essere inglobati nel solito copione dello scontro all’ultimo sangue, anche perché così la gente non capisce quello che succede». «Le piazze non equivalgono ai voti» ma «sento una nuova vitalita’ intorno a me». E il voto dopo le Europee? «Stupidaggini, noi abbiamo sempre detto che auspichiamo la stabilità. C’è la possibilità reale di portare fino in fondo le riforme». Ad ogni modo «non vivacchieremo», «ma questo con il risultato delle Europee non c’entra niente».

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