L’epic fail della pubblicità da 4,7 milioni di euro per il turismo italiano che nessuno vedrà mai

Una campagna pronta per essere lanciata che però a quanto pare non vedrà mai la luce. Si tratta dei sette «manifesti» creati da Enit, Agenzia nazionale italiana del turismo, per promuovere le perle turistiche nostrane in otto paesi esteri. Una campagna costata 4,7 milioni di euro e più di un anno e mezzo di lavoro per rilanciare il «Made in Italy» turistico messa da parte perché non ci sono i fondi necessari per comprare gli spazi pubblicitari all’estero.

campagna enit (7)

NON CI SONO I SOLDI – Ne parla TgCom24, che cita Repubblica e racconta come la campagna, così come era stata originariamente ideata, avrebbe dovuto comprendere spot televisivi e radiofonici, affissioni per le strade e banner sul web in Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Francia, Scandinavia, Regno Unito e Russia. Ma la coperta del budget era troppo corta e del piano originale non sono rimasti altro che pochi spazi «spalmati a pioggia su Berlino, Parigi, Londra e Mosca». Tutto il resto, 20 milioni di euro provenienti da finanziamenti statali, sono stati utilizzati per pagare le risorse e i dipendenti, con il risultato di non avere più fondi per compare gli spazi pubblicitari.

Guarda i manifesti della campagna Enit: 

 

LEGGI ANCHE: Giuliano Poletti: «Pensione anticipata per senza lavoro over 60»

 

RIVOLUZIONE ENIT – Ma per Enit è il momento di grandi sconvolgimenti: l’agenzia, infatti, verrà commissariata e cambia nome in Agit – Agenzia Italia turismo e, come spiega TgCom24 diventerà un ente pubblico sul quale vigilerà direttamente il ministero dei Beni culturali e del Turismo. Con una missione riformulata: valorizzare i punti di forza dell’Italia e promuoverli come destinazioni turistiche, agevolando anche gli investimenti.

Share this article