La vera storia del tifoso romanista che giustifica lo sparo di Gastone

Gira in rete un servizio del Tg3 che riporta le parole – deliranti a dire il vero – di un tifoso romanista ed il suo parere sulla sparatoria di sabato pomeriggio prima della finale di Coppa Italia. Nel video il ragazzo giustifica il gesto di cui è accusato l’ex capo della curva della Roma Daniele De Santis che avrebbe aperto, secondo gli inquirenti, il fuoco contro tre tifosi napoletani ferendo gravemente Ciro Esposito. Ciro si trova in queste ore piantonato in ospedale, perché in stato di fermo, mentre lotta, sotto coma farmacologico, tra la vita e la morte. Le parole del tifoso romanista sono pesanti e vengono rilanciate nei canali on-line dei tifosi partenopei provocando anche una certa indiganzione. Il sito Insorgenza raccoglie parole del romanista linkando ad un video You tube: «Queste agghiaccianti parole – commentano sul sito – degne di un raduno del ku klux klan, sono di un tifoso romanista e sono state mandate in onda dal TG3 nazionale. Senza commento o chiosa alcuna».

ciro esposito gastone ultrà 4

CONTRO SPUTTANAPOLI – «Nel giorno in cui a Gennaro De Tommaso e a Massimiliano Mantice arriva il DASPO, per la maglietta su Speziale il primo e per l’arrampicamento sui recinti per entrambi, e poco importa che dopo il primo gol abbiano lasciato l’Olimpico per andare da Ciro e dagli altri feriti in ospedale. Nei giorni in cui tutti i media italioti si sono scatenati in un’orda di disinformazione con la solita finalità di Sputtanapoli culminata nelle vergognose parole del giornalista sportivo Mario Tenerani, che addirittura arriva a rivalutare Lombroso…», prosegue l’articolo sul sito. “CIVILTA’ ROMANISTA/Il tifoso della Roma su Tg3: “Niente di sbagliato a sparare al napoletano”“” è il titolo del pezzo che rimanda al video diffuso da SeguiNapoliStyle:

Ma le cose stanno realmente così?

 

 

Il SERVIZIO INTEGRALE DEL TG – Il servizio (disponibile qui dal minuto 17:39) è a cura di Flavia Paone e racconta la fila davanti all’As Roma store per ottenere le tessere di abbonamento per la prossima stagione giallorossa. Il video riportato sul sito pro-Napoli è decisamente tagliato. Prima di raccogliere le parole del giovane ultrà la giornalista si preoccupa di raccogliere le varie voci di altri tifosi romanisti: in primis quelli che condannano le violenze (di qualsiasi colore) che hanno preceduto la finale di Coppa Italia. «Non c’entra niente col mondo del calcio. Non sono persone che possono esser considerate tifosi», critica un ragazzo. «Non ci sarà mai la pace tra queste curve, si cerca sempre la rissa. Lo sfottò ci può essere ma non ammazzare la gente», aggiunge un altro. Nel servizio ci sono persone che si interrogano sullo “strapotere” degli ultrà, capaci di influire sulle decisioni in campo. In molti non conoscono Daniele De Santis. Dopo alcune battute arriva il momento del giovane, le cui frasi deliranti sono riportate nel sito Insorgenza.  La cronista anticipa l’intervento del romanista:  «Altri invece addiritura lo giustificano». Il video originale (mandato in onda dal Tg3) riporta:

«De Santis era un ex ultrà, non riguarda più la Roma, non è più un tifoso che frequenta adesso…De Santis. E poi ha fatto quello che ha fatto perché l’hanno provocato loro. Io da tifoso romanista non vorrei dire niente però i napoletani se la so’ cercata perchè noi quando annamo là fanno de peggio. Quindi secondo me non c’è niente di sbagliato. Ha fatto bene»

Il servizio si chiude con una critica sull’inefficacia del provvedimento Daspo chiedendo (per voce dei tifosi) un metodo inglese e pene più immediate e severe. «Far pagare il sistema sicurezza alle società?», chiede la cronista. «D’accordissimo», commenta un tifoso. «Daspo a vita una misura utile?», incalza la giornalista. «Senza andare allo stadio per tutta la vita – risponde un ragazzo – non sarebbe una cosa positiva per me. Forse potrei incattivirmi». Il ragazzo che giustifica il gesto di De Santis è in netta minoranza rispetto ai pareri raccolti dalla giornalista del Tg3, pareri che condannano quelle ore di paura e delirio a Tor Di Quinto. In molti prendono le distanze dall’accaduto e da “Gastone”: «Putroppo un matto che chissà che gli ha detto la capoccia. De Santis? No, non lo conosco. Non so chi sia, non so come giudicarlo, non so che sia successo nei particolari».

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