Alla scoperta dei prestiti per i giovani

Quanto è difficile oggi per un giovane avere accesso al credito? La stampa parla quotidianamente dei problemi di coloro che non riescono ad ottenere denaro dalle banche a causa della mancanza di garanzie, dell’assenza di un contratto, dell’incapacità di poter sostenere l’ammortamento. E se non c’è l’ombrello di mamma e papà, per un giovane un prestito può diventare una chimera.

Alla scoperta dei prestiti per i giovani

COSA SERVE PER UN PRESTITO SENZA GARANZIE – Chiedere un prestito senza busta paga è possibile. Come spiega Businessonline questa tipologia di prestito viene richiesta dai giovani per far fronte a spese improvvise. In mancanza di una garanzia data dalla busta paga è possibile procedere con l’ipoteca di un’immobile, qualora questo fosse di proprietà. Altrimenti si può usare come garanzia il contratto d’affitto, in quanto tale documento rappresenta un’entrata costante e dimostrabile che per la banca potrebbe rappresentare una garanzia sufficiente. Altrimenti ci si può affidare ad un garante, un soggetto che offre garanzie per chi richiede il prestito e che copre l’importo dovuto in caso di mancato pagamento.

OCCHIO AI DETTAGLI – Un altro modo per ottenere un prestito da una banca seppur vi sia una carenza di garanzie, è quello di rivolgersi alla propria filiale. Se si è clienti da anni e nel frattempo si sono compiuti regolari versamenti, lo storico diventerebbe automaticamente garanzia di solvibilità. Ma come vedremo ogni istituto ha una sua politica differente ed un modo particolare di approcciarsi alla nuova clientela. Clientela che, dal canto suo, deve tenere d’occhio sopratutto il modo con cui viene calcolato il tasso d’interesse e definito Tan e Taeg. Perché con le piccole cifre è facile rimanere ingannati da quelle che sembrano somme tutto sommato affrontabili e che si rivelano poi essere delle trappole dal quale diventa difficile uscire e che potrebbero pure costare qualcosa.

Alla scoperta dei prestiti per i giovani

CREDITEXPRESS UNICREDIT – Unicredit prevede l’esistenza di un prodotto chiamato Creditexpress Giovani. Attraverso questo qualsiasi giovane può ottenere senza garanzia da 600 a 5.000 euro restituibili in un periodo che va da otto a 36 mesi. Non ci sono spese d’istruttoria ed è possibile fissare un importo arrotondato della rata da mantenere per tutta la durata del prestito. La finalità è quella di consentire ai giovani di pagare le spese scolastiche o accademiche e di potersi togliere qualche sfizio nella formazione e nel tempo libero. Secondo quanto espresso dalla scheda prodotto, però, emerge che la soluzione non è a buon mercato, almeno per coloro che non riescono a fornire delle buone garanzie.

I DETTAGLI – Ad esempio, per quanto riguarda la garanzia e quindi la fidejussione, questa può essere richiesta a discrezione di Unicredit. Il tasso è fisso ed è prevista all’erogazione il recupero dell’imposta di bollo per i prestiti con durata fino a 18 mesi oppure dell’imposta sostitutiva per i prestiti con durata superiore a 18 mesi. Inoltre il prestito può essere assistito da una polizza assicurativa vita o danni che prevede la protezione del finanziamento da qualsiasi evento infausto, morte compresa, il cui premio viene onorato al momento dell’erogazione. E dalla nota pubblicitaria datata dicembre 2013 si capisce qualcosa in più del prodotto in questione. La polizza assicurativa va da 5,76 ad un massimo di 216 euro, in funzione del credito emesso.

Alla scoperta dei prestiti per i giovani

 

GLI INTERESSI – Il valore viene calcolato a partire dallo 0,12 per cento per ogni mensilità. Viene studiato anche un ipotetico piano d’ammortamento per un finanziamento di 3.000 euro al tasso fisso del 3,9 per cento per 24 rate mensili. La cifra proposta è di 138,30. Valore che, se moltiplicato per 24, dà 3.319,2 euro. Cifra alla quale vanno sommati gli oneri amministrativi. Ed il pagamento delle rate seguirà quest’ordine: spese se dovute, interessi di mora se maturati, Interessi, Capitale. E con le spese accessorie emerge che il prestito di 3.000 euro ha un costo di 328 con un Taeg del 10,68 per cento. Nelle eventuali altre spese vanno poi considerati l’imposta di bollo, pari a 16 euro per finanziamenti fino a 18 mesi o un’imposta sostitutiva pari allo 0,25 per cento dell’importo per periodi che superano l’anno e mezzo.

LA SOLUZIONE FINDOMESTIC – Il documento Unicredit è estremamente chiaro. Ma emerge come alla fine tutto sia in mano alla banca che prevede per un finanziamento di 3.000 euro un costo che vale oltre il 10 per cento del finanziamento complessivo. E se a questo ci aggiungiamo la possibilità che la banca possa chiedere una fidejussione, il prodotto improvvisamente non diventa più appetibile. A questo punto si può vedere quello che propone una finanziaria come Findomestic che offre una serie di soluzioni vantaggiose cucite addosso alle esigenze delle singole persone. Nello specifico, viene proposto un finanziamento chiamato «altri progetti» dall’importo di 14.000 euro con un Tan ed un Taeg fissi rispettivamente del 7,58 e del 7,85 per cento. A quest punto emerge che l’importo totale dovuto alla finanziaria sarà di 18.720 euro. Per un costo di 4.720 euro.

Alla scoperta dei prestiti per i giovani

LE DIFFERENZE TRA LE RATE – E qui bisogna essere in grado di leggere tra le righe. Le condizioni sono chiare. La finanziaria ha bisogno di un reddito dimostrabile ed a differenza di quanto accade con Unicredit che chiede l’apertura di un conto presso di loro, l’addebito delle somme avviene sul proprio conto corrente, indipendentemente dalla banca promotrice. Qualora si volesse, dopo aver pagato le prime sei rate, cambiare per applicare la rata minima di 179 euro, il cliente non pagherà più 96 rate da 195 euro ma onorerà sei pagamento da 195 euro, 101 rate da 179 ed una rata finale da 30,12 euro. Ma a questo punto il consumatore si troverebbe a sborsare 19.279,12 euro. Se invece si decidesse dal settimo mese di applicare la rata massima di 242 euro, avrebbe 6 rate da 195 euro, 68 rate da 242 euro ed una rata finale da 10,72 euro. Il Tan sarebbe fisso al 7,57 per cento con il Taeg, fisso a sua volta, al 7,84 per cento. Ed il consumatore pagherebbe 17.636,72 euro.

Share this article