Quelli che praticano il roofing, la moda di arrampicarsi in cima agli edifici e scattarsi le foto

30/04/2014 di Redazione

Il Roofing, il nuovo trend nato a Mosca per il quale alcuni ragazzi scalano degli edifici moto alti per poi farsi delle fotografie sui cornicioni o in zone senza protezioni o ringhiere, è arrivato anche a Monaco. Abendzeitung ha incontrato uno di questi ragazzi.

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IL ROOFING – Daniel scala i palazzi della città bavarese e arrivato in cima si scatta delle foto per documentare l’impresa: basta un minimo errore, una perdita di equilibrio e il 18 enne Daniel potrebbe comparire sui giornali: “tragica morte di un 18 enne” si leggerebbe. Fortunatamente Daniel è ancora vivo, ma sul suo profilo Facebook ha riportato una serie di foto in cui compaiono i suoi piedi e sotto, il vuoto. Il ragazzo spiega ad Abendzeitung che la sua droga è l’adrenalina e il tutto è cominciato praticando il Parkour. Il mito del ragazzo è Marat Dupri, che in Russia è famoso come Lady Gaga. Dupri non canta, nè balla, ma ha scalato tutti gli edifici più alti delle città, sempre sull’orlo dell’abisso e della legalità. Molti giovani sono morti cercando di emulare le sue imprese. Per alcune persone Dupri è un maniaco suicida, ma non per Daniel, che lo considera un eroe.

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«NUOVI OBIETTIVI» – Sei mesi fa Daniel e il suo amico Christian hanno deciso che dovevano imitare le imprese di Dupri e riproporle a Monaco: per una settimana i due giovani si sono aggirati per la città cercando edifici, vetrate, ballatoi, blaconi e controllando se ci fossero telecamere di sicurezza o meno. Purtroppo Monaco è una città difficile: «ci sono telecamere di sicurezza ovunque» e i due ragazzi non avevano intenzione di fare irruzione in nessun posto. In seguito però hanno trovato un edificio alto 90 metri nel quartiere di Laim, una residenza di alto livello. La receptionist deve aver sorriso a Daniel e Christian quando sono entrati nell’edificio «per andare a trovare la nonnna», non poteva sapere che i due avrebbero voluto raggiungere il tetto. Negli zaini i due giovani hanno fotocamere, treppiedi e succo di mela. «Niente alcol», spiega Daniel, perché è necessario essere concentrati una volta in cima. Sul tetto i due passano tre o quattro ore a scattare foto, godersi la vista, ossservare il tramonto. Sostiene che la sua più grande paura è quella di essere scoperto, fare lavori socialmente utili e pagare la multa. Non sa se sua madre è al corrente di quello che fa, ma racconta che ogni volta che esce di casa, lei gli chiede di «stare attento». Ora i due ragazzi sono in cerca di nuovi obiettivi, prossima tappa Varsavia, e quando avranno soldi a sufficienza, Dubai.

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