Il ragazzo multato per il video su Facebook in cui mangia un pesce

Mangiare un pesce vivo è innanzitutto un gesto di cattivo gusto. Ma può costare anche una condanna in tribunale se c’è qualcuno disposto a denunciarlo. È esattamente quanto accaduto a Gavin Hope, un 22enne di Gateshead, una città della contea del Tyne and Wear, in Inghilterra, il quale è stato portato davanti ai giudici dagli animalisti della RSPCA (la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) dopo la sua pubblicazione su Facebook di un video in cui mangia un pesce rosso vivo.

 

Goldfish

 

LA SFIDA A NEKNOMINATE – Il gesto compiuto dal ragazzo faceva parte di una sfida a neknominate, l’assurdo gioco delle bevute online molto in voga negli ultimi tempi, con il quale gli utenti dei social network si filmano mentre assumono una quantità eccessiva di alcol e nominano nello stesso filmato un altro o più amici, invitandoli a ripetere a loro volta la stessa pericolosa performance. Spesso nelle immagini spuntano bevute in modalità estreme e Gavin, probabilmente intenzionato a rendere la sua esibizione ancor più difficile da ripetere, aveva deciso di ingerire, oltre ai soliti alcolici e superalcolici, anche il piccolo animale.

 

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LA CONDANNA DEI GIUDICI E DEGLI ANIMALISTI – La vicenda si è conclusa con la condanna al pagamento di una multa da 300 sterline (circa 360 euro al cambio attuale) e con la dichiarazione di colpevolezza del ragazzo, in violazione dell’Animal Welfare Act, per non aver protetto il pesce rosso da dolore, sofferenza e lesioni. Davanti alla corte di Gateshead, Gavin ha dichiarato di vergognarsi per il suo gesto, affermando di averlo compiuto come atto impulsivo, che non si sarebbe ripetuto in altre occasione. Ai giudici, in particolare, il 22enne ha raccontato di credere che l’animale fosse malato e di aver preferito quindi utilizzarlo per la sua sfida a neknominate invece che gettarlo. Gli animalisti dell’RSPCA, dal canto loro, fanno sapere di considerare inaccettabile quanto visto nel fimato e di prendere molto seriamente i giochi di cui sono vittima gli animali. Il filmato di Gavin risale al mese di gennaio.

(Fonte foto: The Guardian. Credit: Jones David Jones / PA)

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