Matteo Della Negra: l’eurogrilino cantante che voleva querelare Crozza

Matteo Della Negra, candidato alle prossime europee con il Movimento Cinque Stelle e diventato famoso per la sua partecipazione a Italia’s got talent conclusasi con la diffusione in rete di un video in cui lui canta in playback «show must go on» dei Queen, ha minacciato di querelare Maurizio Crozza a causa di uno sketch che lo ha visto protagonista nell’ultima puntata di «Crozza nel Paese delle meraviglie».

Matteo Della Negra, l'eurogrilino cantante che minaccia di querelare Crozza

LE BATTUTE DI MAURIZIO CROZZA – Come spiega il Fatto Quotidiano, la causa scatenante della polemica è da ritrovarsi nello sketch del comico genovese che aveva presentato Della Negra con queste parole:

Credetemi, ci sono molti malati di mente in giro, io sono il primo. Ma ce ne sono tanti. Anche il Movimento 5 stelle ha i suoi e alle Europee gioca il jolly

e dopo aver detto che costui stona anche in playback, impersonando Beppe Grillo si è immaginato il candidato cantare all’assemblea a Bruxelles:

Si incazzano tutti, belìn. Scoppia la guerra, perdiamo. Ci invadono i tedeschi, ci liberano gli americani. Ci portano le gomme da masticare, le ingoiano i delfini. Muoiono i delfini […] Che cazzo mi è venuto in mente di candidare ‘sto coglione che fa morire i delfini?!

La parodia non è piaciuta a Della Negra che dalla sua pagina Facebook lancia un attacco al comico genovese nascosto tra i commenti di una foto che lo vede ritratto nel segno della vittoria e con la seguente didascalia:

Ciao Maurizio Crozza, mi fa piacere che anche tu ti sia finalmente convinto che VINCIAMO NOI!

 

 

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LA RISPOSTA DI DALLA NEGRA – Dopo alcuni commenti di utenti che ritengono come in realtà Crozza non abbia offeso Della Negra anche perché nel proseguo del pezzo aveva detto che piuttosto che vedersi un candidato condannato come Scopelliti con Ncd era meglio vedere quello che balla, Della Negra è intervenuto minacciando querele:

Io ci “rido su” perché a me non mi scalfisce ma il signore ha dato del coglione e del malato mentale a un cittadino comune davanti a milioni di telespettatori, non a un condannato in via definitiva o a un pregiudicato. Verrà querelato per questo. Non credo che si debba “ridere su” riguardo la gravità del suo gesto, portato al limite dell’offesa ripetuta perché la satira stenta a trovare argomenti per attaccare una persona qualunque, senza scheletri nell’armadio e sconosciuta ai tribunali. Non sottovalutiamo il gesto di questo signore che andrà in contro alle giuste conseguenze nelle sedi opportune.

Questo post, datato 20 aprile e pubblicato alle 23.21, è stato poi modificato il giorno successivo alle 16.17. E casualmente, vista anche la posizione dei commentatori che non ci trovano niente di male nelle parole di Crozza, cambia atteggiamento dando i gesti giudiziari come probabili anziché certi, cancellando qualsiasi riferimento a condannati e pregiudicati, che ricordiamo sono stati citati dal comico, ed eliminando il riferimento alle conseguenze da risolvere nelle sedi opportune:

Io ci “rido su” perché non mi scalfisce ma il signore ha dato del “coglione” e del “malato mentale” a un cittadino comune, al cui posto potrebbe esserci stato ciascuno di voi, davanti a milioni di telespettatori. Potrebbe ricevere una querela per questo. Non credo che si debba “ridere su” riguardo la gravità del suo gesto, portato al limite dell’offesa ripetuta a causa del fatto che la satira stenta a trovare argomenti per attaccare una persona qualunque, senza scheletri nell’armadio e sconosciuta ai tribunali. Non sottovalutiamo il gesto di questo signore.

Più avanti risponde per giustificarsi meglio, ma anche in questo caso cade nella trappola della modifica di Facebook. Questa è la prima versione della sua replica

Ciao Cristina, come ho scritto non me la sono presa, figurati, mi conosci ormai. Il punto secondo me è: è normale accettare che la satira, non trovando argomenti per attaccare un cittadino comune, sconosciuto ai tribunali, sfoci nell’offesa, davanti a milioni di telespettatori? E’ normale darlo per scontato, buttarla a ridere, non indignarsi? Al posto mio ci sarebbe potuto essere ciascuno di voi. A me non mi fa effetto nemmeno il presidente, figuriamoci un artista dello spettacolo. Ma dove conduce questo modo di fare e soprattutto la percezione che se ne può avere? Questo è il mio interrogativo.

E questa la seconda, in cui ribadisce quelle che sono state le offese, ovvero l’essere stato definito un «coglione» ed un «malato mentale». Prima però c’è spazio per un’altra riflessione, questa volta non modificata:

Non sono permaloso, è una questione di principio. Al posto mio ci poteva essere una persona urtata e ferita da quel gesto in una situazione di tale portata. Valuterò se attendere il termine delle elezioni prima di agire, sempre che non si superino i termini per farlo. Ad ogni modo non credo che il gesto debba essere sottovalutato e spero che molte altre persone la pensino come me. Poi, sull’opportunità politica di agire in tal senso possiamo ragionare ma la mia scala di valori ha un ordine ben definito

Molti degli utenti se la sono presa con Crozza mentre altri dicono che forse è meglio lasciar stare, anche se sentendosi offeso toccherà a lui fare l’ultimo passo.

IL VIDEO DI MATTEO DELLA NEGRA CHE CANTA IN PLAYBACK

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