Ottoemezzo con Graziano Delrio

OTTOEMEZZO, LA SALUTE NON SI TOCCA – Nel punto di Paolo Pagliaro si parla dei rischi dati dai tagli alla sanità, con Delrio che anticipa il contributo dicendo che Renzi non ha mai voluto toccare la sanità e chi ha messo voci di questo tipo in giro ha compiuto una scorrettezza. Sul tema del pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione per Delrio questi soldi verranno dati assolutamente e che lui è sicuro che i gruppi parlamentari non hanno voluto affossare il governo sul Def nonostante al Senato il Documento economico è passato con un voto di minoranza grazie al sostegno di Sel. Delrio dice che è importante che non manchino i voti e questo ancora non è accaduto. Ma parlando di riforme del Senato, certo questi numeri possono mettere in pericolo le riforme. Sulla Legge elettorale l’Italia ha qualche settimana di ritardo ma per otto anni ci siamo tenuti il Porcellum e per questo chiede di avere pazienza nell’attesa. Ma Milan e Franco dicono ridendo che non sono stati loro a porre la questione e che è stato Renzi a proporre scadenze non rispettate. Ed escludendo manovre correttive ad ottobre, Delrio conferma che non ci sarà la fiducia sugli 80 euro.

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OTTOEMEZZO, UN ATTO DI FEDE? – Il sottosegretario Delrio parla della scadenza dei 60 giorni per il pagamento delle fatture nella Pubblica Amministrazione a differenza dei 300 giorni in precedenza. Alessandro Milan spiega che il testo del decreto arriverà la prossima settimana e che quindi ora bisogna perdersi in un atto di fede. Inoltre secondo il giornalista di Radio24 se il 70 per cento delle cose dette fossero vere allora sarebbe un gran colpo. E qui arriverà la domanda sugli 80 euro, con Milan che chiede se questi soldi non compenseranno gli aumenti delle tasse locali. Delrio spiega che è impossibile visti i provvedimenti del governo che ha imposto un tempo di due mesi agli enti locali per definire i risparmi di spesa come impostati dal decreto. Ma qui Massimo Franco chiede come sia possibile definire questo processo impossibile, con Delrio che risponde che saranno i comuni a scegliere ed a fare i conti con i loro cittadini. Si parla poi di Rai e del contributo di 150 milioni di euro da parte dell’azienda alle tasche dei cittadini attraverso una donazione che potrebbe passare dalla vendita di Raiway. Milan, particolarmente pugnace, chiede a Delrio perché si è posta la marcia indietro sull’associazione del canone alla bolletta della luce e se questa non è una retromarcia elettorale. Delrio dice che Milan ha ragione ma non spiega perché il governo ha smentito tale indiscrezione. Si parla poi di Brunetta, con il Sottosegretario che riconosce come non si sia detto nulla sui lavoratori autonomi anche se rivendica il taglio del 10 per cento dell’Irpef. Sul tema delle municipalizzate, si parla della decisione del passaggio da 8.000 a 1.000 con l’aiuto dei comuni, con Delrio che parla della necessità di ritrovare competitività anche con la buona volontà degli enti locali. E Massimo Franco non perde l’occasione di chiedere a Delrio perché da Ministro per gli affari regionali del governo Letta non ha combinato niente. Il Sottosegretario risponde che quel governo era bloccato e non era possibile provvedere in questo senso.

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OTTOEMEZZO, COME VERRANNO EROGATI GLI 80 EURO? – Il sottosegretario Delrio parla degli 80 euro definendoli un bonus ma secondo lui l’obiettivo è quello di abbassare gli oneri contributivi, escludendo quindi che possano essere delle detrazioni. Massimo Franco spiega che non si sa se è una mossa elettorale o economica. Delrio dice che questi soldi arriveranno dopo le urne ma il giornalista risponde che Renzi aveva detto di aver provato a fornirli già ad aprile. E per quanto riguarda gli incapienti, si è deciso di dare questi soldi solo ai dipendenti e non agli incapienti perché non si era certi dei soldi a disposizione. Ma nel 2015 queste misure verranno certificate mentre oggi per decreto c’è un taglio. Delrio rivendica anche il comportamento responsabile dell’esecutivo che non si è spinto in previsioni azzardate senza quindi fare troppi calcoli sull’Iva e sui soldi a disposizione, perché hanno voglia di correre ma non di sbandare. Alessandro Milan spiega di non essere convinto e chiede perché non sono state previste detrazioni per i Caf, con Delrio che dice che questi danno assistenza a milioni di persone e che dall’anno prossimo si vuole partire con una ristrutturazione completa semplificando la vita dei cittadini mandando a casa dichiarazioni pre-compilate. Il governo poi colpisce solo i privilegi. E qui si arriva al tetto degli stipendi dei manager che non vale più di una decina di milioni di euro, un provvedimento simbolico ma che dice che si può essere servitori dello Stato con 20.000 euro lordi. Milan si chiede quanto potrà essere efficace tale provvedimento e la Gruber evoca il ricorso. Delrio non risponde direttamente sul tema ma parla dei nuovi presidenti e non dei predecessori. Quelli che restano però rischiano di fare ricorso e rischiano di vincerlo. Sul tema della difesa e degli F-35, c’è una revisione dei programmi ed un taglio nella difesa di 400 milioni di Euro con uno scostamento, termine ambiguo. Ma ricordiamo che un F-35 oggi costa 200 milioni di euro. I conti sono facili.

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OTTOEMEZZO, LA PRESENTAZIONE – Questa sera a Ottoemezzo, il programma condotto da Lilli Gruber ed in onda su La7 a partire dalle 20.30 saranno ospiti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio ed i giornalisti Alessandro Milan e Massimo Franco. Si parte con Delrio e la sua aria austera ma che allo stesso tempo è sereno nonostante la sfida difficile del taglio della spesa pubblica. Una risposta ai gufi ed alla burocrazia che fino ad oggi aveva messo i bastoni tra le ruote al governo. Almeno questa è l’interpretazione della Gruber e di Delrio. E basta vedere il titolo della trasmissione, «Renzi sconfigge i gufi», per capire dove si andrà a parare.

 

 

 

 

 

 

 

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