Come l’UE decide la nostra vita

Dal divieto di lampadina alla lotta all’aspirapolvere, l’Unione Europa ha sempre più potere sulle nostre vite quotidiane. La maggior parte delle leggi del nostro ordinamento provengono in realtà dall’UE, anche se nel nostro come in altri paesi membri, l’importanza dell’Europarlamento continua a sfuggire, visto il basso tasso di partecipazione a queste consultazioni. I quotidiani tedeschi del gruppo Axel Springer AG, Bild Zeitung e Die Welt, rimarcano l’ampia influenza di Bruxelles sulla routine dei cittadini comunitari.

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L’UE E LA NOSTRA VITA – L’Unione Europea è l’entità che ha il maggior peso nella nostra vita quotidiana. A poche settimane dalle elezioni per l’Europarlamento, che si svolgeranno il 25 maggio, solo l’euro, in tutte le sue declinazioni, sembra l’unico tema comunitario ad interessare la maggior parte dei cittadini, italiani e degli altri paesi membri. Come mostrano sia Die Welt che Bild Zeitung l’influenza delle istituzioni comunitarie sulla nostra vita di tutti i giorni è invece davvero rilevante, visto che la gran parte delle norme che regolano gli oggetti che utilizziamo nella nostra quotidianità provengono dall’UE. La disciplina sul mercato unico è affidata alle istituzioni comunitarie, ovvero la Commissione propone le nuove norme, in forma di regolamento, subito attuabile, oppure direttiva, atto giuridico poi da recepire dal legislatore nazionale, e vengono decise dall’Europarlamento e dal Consiglio, l’organismo che raccoglie i governi dei 28 paesi membri.

L’UE E I CONSUMATORI – L’influenza sulla vita dei consumatori è massiccia, e non sempre è negativa. Mentre Bild Zeitung tuona contro i diversi divieti che la UE vuole imporre ai cittadini comunitari nei prossimi mesi, Die Welt ricorda le novità positive introdotte dalle norme europee. Una di esse è il nuovo conto bancario di base, che permetterà a studenti, free lance così come lavoratori stagionali di avere un conto con cui con fare bonifici anche senza fissa dimora. La tutela dei consumatori promossa dall’UE consentirà di ottenere maggiori risparmi per i voli o i viaggi in treno cancellati oppure arrivati con forte ritardo. La UE ha messo di mira gli extra costi richiesti dalle società che gestiscono le carte di credito, anche se in questo ambito l’intervento sui prezzi potrebbe essere più controverso rispetto a quanto appaia, secondo un economista citato dal quotidiano tedesco Die Welt. Queste considerazioni dovrebbero determinare una maggiore attenzione rispetto alle elezioni dell’Europarlamento, che invece sono storicamente caratterizzate da bassi tassi di affluenza.

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LE 7 COSE CHE VIETA L’UE – Bild Zeitung prende di mira la mannaia burocratica dell’UE che intende vietare sette oggetti della nostra quotidianità. La base giuridica è una direttiva del 2005, che ha imposto nuovi standard ispirati al cosiddetto eco design, o design sostenibile, ovvero la progettazione di oggetti capaci di consumare meno energia così da ridurre l’inquinamento, sopratutto relativo alle emissioni clima alteranti. Grazie a questa base normativa la direzione generale della Commissione è in grado di formulare regole sempre più stringenti, senza la consultazione degli organismi democratici: né i parlamenti, nazionali od europeo, così come i governi, ovvero chi ha approvato queste norme. I divieti elencati da Bild si dividono tra regolamenti già approvati e invece altri solo proposti.

1. Macchine da caffè addio: Dal 2015 saranno venduti apparecchi per la preparazione del caffè che si spegneranno automaticamente, oppure con un thermos che li spengerà dopo cinque minuti. L’idea è porre fuori dal mercato le macchine che mantenevano il caffè caldo dopo averlo preparato, per consumarlo nelle ore successive. Apparecchi comodi ma dal consumo energetico eccessivo.
2. Fine della lampadine: Le lampadine ad escandescenza sono state vietata dal 2012, visto che trasformavano in luce solo il 5,10% dell’energia che consumavano.
3. Basta all’aspirapolvere potente: L’aspirapolvere ad elevata potenza non potrà essere più comprata. Dal 2014 ci saranno in circolazione apparecchi con un massimo di 1600 Watt, dal 2017 invece solo 900.
4. Stop alle lunghe docce: La Commissione vuole proporre nuove regole per i prodotti per docce e vasche da bagno che limitino il consumo di acqua.
5. Acqua delle toilette: nella stessa proposta limite anche al massimo d’acqua utilizzabile nel risciacquo delle toilette.
6. Prati troppo rumorosi: Le macchine per tagliare l’erba sono regolate al fine di non creare eccessivo rumore
7. Lotta alle TV al plasma: Le grandi TV al plasma sono finite nel mirino della Commissione per l’eccessivo consumo di energia

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