La lagna vittimista degli omofobi che gridano al complotto

Gianluca Veneziani per Libero, ci racconta un mondo che non esiste, nel quale gli omosessuali «insegnano» nelle scuole il sesso anale.

sanremo rufus messa gay 1

GOMBLODDO!!1! – L’ultima trovata dell’estrema destra bigotta è quella di gridare al complotto «omosessualista» facendo perno sul fatto che oggi nell’educazione sessuale è ovviamente compresa anche l’informazione sul sesso tra omosessuali. Dato che gli omosessuali esistono e che la Repubblica riconosce loro uguali diritti è del tutto normale e ovviamente informare sul sesso non significa fare «propaganda» al deboscio, altrimenti il discorso varrebbe anche per l’educazione sessuale ristretta agli eterosessuali. Che infatti questo genere di bigotti non ha mai voluto far entrare a scuola, ma che ai loro occhi ha finito per rappresentare ormai un male minore, di fronte al fatto che nelle scuole si parli di omosessualità e che l’argomento sia compreso nell’educazione sessuale.

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LO FANNO APPOSTA E COORDINATI – Che si tratti di una strategia piuttosto condivisa lo dimostra il fatto che per più di 20 anni l’informazione contro le malattie a trasmissione sessuale nelle scuole ha spiegato le stesse cose, ma che solo oro si assista a una campagna per la quale spiegare perché il sesso anale può essere veicolo d’infezioni e come proteggersi, equivale a fare un’allegra pubblicità ai piaceri di Sodoma da parte dei sodomiti all’improvviso ammessi a predare i nostri teneri virgulti.

IL CAMPIONE DEL GIORNO – Strategia perfettamente illustrata ad esempio in un articolo di Gianluca Veneziani su Libero (subito ripreso e diffuso dai siti d’area), che si scandalizza e denuncia che:

Il prontuario del sesso-omo espone perfino le possibili infezioni alle quali si potrebbe andare incontro, praticando certe forme di sesso, e si mostra come prevenirle.

Mica fichi, e, pensate, dice Veneziani che questo orrore è contenuto nell’opuscolo:

Safer Sex Hiv. Infezioni sessualmente trasmissibili, in cui si mostrano i rischi di fare sesso, soprattutto anale, senza le adeguate protezioni.

OVVOVE! – Che se voleva essere un inno all’orgia sodomita avrebbe forse dovuto scegliere un titolo e un approccio diversi, ma notoriamente questo genere d’operazioni stupra la logica senza grandi problemi pur di raccontarla come si deve. E nel caso si tratta di denunciare una vasta operazione d’indottrinamento dei poveri piccoli e anche dei giovani più cresciuti, che dovrebbero cambiare inclinazione sessuale dopo essere stati istruiti sul tema:

Quanto alla sifilide, si consiglia di «usare un preservativo con un’adeguata dose di lubrificante a base d’acqua…». Per scongiurare l’epatite A si invita invece a usare «un preservativo tagliato a metà». Relativamente all’epatite B, che «si trasmette principalmente nel corso di rapporti anali e orali non protetti», si esorta a fare il vaccino, sottolineando che «la vaccinazione contro l’epatite B è gratis per i gay. Basta che tu dica al medico di essere gay». Per la gonorrea invece, si invita a «utilizzare un guanto di lattice per la penetrazione» e a «evitare lo scambio di sex toys».

Robe da matti, la scuola dovrebbe «proporre modelli di vita» graditi ai bigotti, e non accettare l’esistenza dell’omosessualità e degli omosessuali «supinamente», siamo uomini o caporali?:

 la scuola non dovrebbe farsi recettiva solo della realtà, accettarne le tendenze e le degenerazioni (anche linguistiche), ma dovrebbe proporre modelli, presentare stili di vita e invitare gli studenti all’uso di un linguaggio consono. L’alternativa è la deriva e l’accettazione supina del mondo.

IL COMPLOTTO OMOSESSUALISTA – Secondo i bigotti insomma, l’informazione contro l’omofobia e l’educazione sessuale hanno secondi fini, su tutti quello di fare «propaganda» a favore dell’omosessualità fin dentro le scuole. Un ribaltamento netto della realtà, che impone i corsi su bullismo e omofobia perché si tratta di fenomeni discriminatori reali e imperniati su una cultura maggioritaria che sarebbe da sradicare perché si nutre di sopraffazione e ignoranza.

FANNO LE VITTIME MENTRE MENANO – E invece la lagna omofoba ci regala perle del genere:

Ogni tentativo di parlare di omofobia, di discutere di discriminazioni nelle scuole o in altre sedi educative (recente il caso della proiezione di un film sull’amore omo a Bisceglie, in Puglia), si trasforma poi in un corso di formazione all’ideologia gender, in una propaganda sul matrimonio omosessuale o ancor peggio, come in questo caso, in una lezione di educazione al sesso tra gay, con tanto di precauzioni e avvertenze.

INVECE È COMPLOTTO BIGOTTO – L’importante è saperlo e non scomporsi, ormai è evidente che l’estremismo bigotto ha sposato questa tattica, in Spagna, come in Francia e in Italia e gli omofobi fanno la gara a prendere a pretesto qualsiasi informazione sull’omosessualità rivolta a bambini e ragazzi in età scolare per lanciare spaventosi allarmi sui gay. Gay che insegnano il sesso orale ai bambini dell’asilo (bufala francese) o che provano a far diventar gay nostri figli (le figlie no o non importa se sono omosessuali) e glielo «insegnano» a scuola. Una tattica che paga fino a un certo punto, perché a forza di gridare al lupo sta perdendo buona parte della sua iniziale originalità e potenza, costretti come sono i suoi fautori sono ad attaccarsi al nulla per alimentarla quotidianamente.

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