Gli F-35 non piacciono all’esercito americano

Gli F-35 sono così versatili nella mente di chi li ha prodotti e di chi li ha acquistati che il Pentagono progetta di pensionare diversi aerei con la loro entrata in servizio, ma l’idea di pensionare gli A-10 ha trovato un ampio fronte di contrari.

UN FEROCE FACOCERO – Il suo nome completo è Fairchild Republic A-10 Thunderbolt II ed è conosciuto con i soprannomi di «cannoniera volante» e «warthog» (facocero), perché è decisamente brutto e perché è dotato di un cannone Gatling a canna rotante e di un carico bellico che gli permette di fungere da appoggio ravvicinato alle truppe sul terreno. La sua specialità è infatti quella di volare basso e lento e di colpire i nemici a vista, distinguendo bene amici da nemici e recapitando un volume di fuoco senza paragoni per quantità e precisione. Il mezzo inoltre si è dimostrato estremamente affidabile ed è adorato dai soldati, visto che più di una volta il suo apparire ha deciso la sorte delle battaglie. L’aereo è stato sviluppato tra gli anni ’60 e ’70, dopo che gli elicotteri usati in Vietnam per il supporto alle truppe erano finiti abbattuti come mosche e dalla sua entrata in servizio ha collezionato solo successi.

GLI F-35 PER TUTTO – L’idea del Pentagono è quella di pensionare i 283 aerei in servizio e di sostituirli con gli F-35 quando arriveranno, ma la decisione si scontra con una vera e propria ribellione che oggi sia è manifestata al Campidoglio, dove i suoi sostenitori  sono andati a manifestare la loro netta contrarietà all’idea. Un fronte stranamente composito che unisce quelli che sono preoccupati per il budget che se ne andrebbe nei sofisticati aerei a discapito di molte altre spese, congressisti democratici e repubblicani, militari, piloti ed esperti.

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FA LA DIFFERENZA – L’A-10 infatti, oltre ad essere rodato e amato, è capace di sorvolare il campo di battaglia a lungo e a bassa quota, mentre gli F-35 hanno un’autonomia molto più ridotta e una velocità minima molto superiore, oltre a non possedere la blindatura e la robustezza dell’A-10, che è capace d’incassare colpi su colpi senza andare in crisi. Così, agitando l’esperienza di centinaia di soldati salvati dall’intervento delle cannoniere volanti e il grande affetto dei militari per questa macchina, si è creato un ampio fronte contrario al suo pensionamento, che se riuscisse nel suo scopo porterebbe a ulteriori tagli negli ordini degli F-35 da parte del Pentagono. Il generale Martin Dempsey,  capo del Joint Chiefs of Staff è stato chiaro: «L’A-10 è il più brutto e il più bell’aereo sul pianeta», il generale John F. Campbell, vice chief of staff dell’esercito ha rincarato: «È brutto. È rumoroso, ma quando arriva e senti quel pffffff (del cannone), fa semplicemente la differenza». «Possiamo distruggere qualsiasi cosa sul campo di battaglia, l’intero spettro, dai soldati ai carri armati» aggiunge  William Smith, che sugli A-10 ha volato. Un’opposizione che si basa sulle esigenze dei militari sul campo di battaglia e non sulle previsioni degli strateghi del marketing o di chi sogna un aereo capace di fare tutto, che finisce inevitabilmente per fare male quasi tutto.

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