YEAH, l’alleanza dei giovani No euro dei partiti di estrema destra

07/04/2014 di Andrea Mollica

Il fronte no euro rafforza la collaborazione in vista delle europee. I movimenti giovanili di quattro formazioni di destra populista contro  l’Unione europea e la moneta comune hanno creato una nuova organizzazione, chiamata Yeah, acrononimo di Young European Alliance for Hope, giovane alleanza europea per la speranza. A sorpresa mancano i Giovani Padani, la giovanile della Lega Nord, partito alleato di Front National e delle altre formazioni no euro ora raggruppatesi anche nelle loro organizzazioni under 30.

no euro giovani 2

GIOVANI NO EURO – Il fronte no euro guidato da Marine Le Pen sta cercando di ridefinire il panorama politico continentale, per lo meno per quanto riguarda il lato destro del sistema politico dell’UE. In vista dell’alleanza formale che sarà siglata tra pochi giorni, per dare avvio alla campagna elettorale per le europee, le organizzazioni giovanili di quattro partiti del fronte no euro si sono raggruppate in un nuovo patto. A Vienna, nella sede dei liberali della FPÖ, è stata fondata una nuova alleanza chiamata Yeah, acrononimo di Young European Alliance for Hope, giovane alleanza europea per la speranza. I partecipanti a questa nuova organizzazione sono le sezioni giovanili di Front National, Flaams Belang, il partito secessionista delle Fiandre, i Democratici svedesi e appunto i giovani dei liberali austriaci. Nel fronte no euro mancano i movimenti giovanili di Lega Nord, i Giovani Padani, Pvv olandese, e gli slovacchi di Sns, che hanno deciso di schierarsi nell’ Alleanza europea per la Libertà.

CONTRO L’UE E L’IMMIGRAZIONE – Come rimarca il quotidiano tedesco Die Welt, che ha partecipato alla presentazione del nuovo movimento giovanile no euro, i toni dei quattro leader delle formazioni under 30 no,  Udo Landbauer (FPÖ), Tom Van Grieken (Vlaams Belang), Julien Rochedy (Front National) und Gustav Kasselstrand (Democratici svedesi, Sverigedemokratisk Ungdom) non si sono differenziati molto rispetto alla linea politica delle formazioni senior. I giovani no euro hanno espresso la loro intenzione di combattere l’Unione europea dell’immigrazione incontrollata, ribadendo come sia assolutamente necessario imporre un contingentamento minimale degli stranieri che arrivano dai confini extra Ue. I giovani di YEAH hanno ribadito la loro contrarietà verso l’eccessivo potere dell’attuale Unione Europea, dotata di troppi poteri che devono tornare agli stati nazionali. I no euro però hanno evitato i punti programmatici più spinosi, come la stessa uscita dall’UE, indicata come obiettivo dal Front National, ma non da tutte le altre formazioni della destra populista di Alleanza europea per la Libertà.

LEGGI ANCHE:  L’anima nera dei no euro

FLOP NAZIONALE DEL NO EURO – Die Welt racconta un episodio molto divertente accaduto durante la presentazione della nuova formazione giovanile dei no euro. Julien Rochedy. il leader del Front national de la jeunesse, è intervenuto in tedesco, palesando però di non padroneggiare la lingua di Goethe o della Merkel. Solo dopo aver sfogliato alcune cartelle il giovane a capo dell’organizzazione lepenista ha desistito dal proseguire in tedesco, e ha passato il suo discorso scritto al leader dei giovani no euro austriaci.  Solo in quel momento, ha rimarcato l’inviato di Die Welt, si è iniziato a comprendere qualcosa dell’intervento. Nel testo preparato dal leader dei giovani del Front National era rimarcata l’importanza del sentimento patriottico, motore della lotta contro l’usurpatrice UE. Il patriottismo è stato rivendicato da tutti i quattro leader di YEAH, che hanno rimarcato come i loro sentimenti di amore per la propria nazione vengano poi strumentalizzati e accusati di ostilità verso gli altri popoli se non esplicito razzismo. Un’accusa, ça va sans dire, smentita completamente.

IMBARAZZO NO EURO – La presentazione di YEAH si è svolta mentre il fronte no euro stava litigando furiosamente, e la stessa alleanza rischiava di frantumarsi. I Democratici svedesi hanno infatti preso le distanze dall’europarlamentare della FPÖ, Andreas Mölzer, che aveva paragonato nei giorni scorsi l’UE al Terzo Reich. Un’affermazione che ha messo in profonda difficoltà i no euro svedesi. I Democratici, che a dispetto del nome sono la formazione più a destra del Parlamento svedese, hanno infatti il timore di essere penalizzati alle prossime elezioni nazionali, che si svolgeranno in autunno, dall’alleanza con formazioni estremiste come il Front National o il Vlaams Belang. Rimane inoltre da comprendere quale sia il motivo dell’esclusione da YEAH di altre forze più organiche alla stessa Alleanza europea per la Libertà quali i Giovani Padani. Mentre i Democratici svedesi sono più smarcati, il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha messo al centro del proprio messaggio l’alleanza con Marine Le Pen.

Photocredit: Facebook di YEAH

Share this article