I quadri da 10 milioni di euro nel salotto dell’operaio Fiat

La Bbc ci racconta della scoperta avvenuta nella cucina di un operaio italiano ex Fiat nella quale erano stati appesi a mo’ di abbellimento due quadri, rispettivamente di Paul Gauguin e Pierre Bonnard, rubati a casa di un collezionista a Londra 40 anni fa e poi abbandonati su un treno in Italia.

Gauguin, Fruits sur une table ou nature morte au petit chien
Gauguin, Fruits sur une table ou nature morte au petit chien

LA SCOPERTA – I due dipinti, dal valore complessivo di 10.6 milioni di euro, vennero acquistati dall’operaio ad un’asta di oggetti smarriti delle Ferrovie dello Stato tenutasi nel 1975 per 45 mila lire. L’operaio li appese al muro di casa propria a Torino salvo portarli via una volta tornato in Sicilia dopo la pensione. I primi sospetti vennero al figlio dell’operaio che notò una strana somiglianza tra il quadro del papà ed una tela pubblicata su un libro d’arte. A questo punto ha contattato degli esperti che a loro volta hanno allertato la polizia.

 

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IL VALORE – Il quadro di Gauguin, intitolato «Fruits sur une table ou nature morte au petit chien», in italiano «Frutti su una tavola o natura morte con cagnolino», è stato dipinto nel 1889 ed ha un valore presunto compreso tra 10 e 30 milioni di euro. Il quadro di Bonnard, dal titolo «La femme aux deux fauteuils», ossia la «Donna con due poltrone», vale circa 600.000 euro. Secondo la cronaca del giugno 1970, ripresa dal New York Times, i quadri vennero rubati da tre uomini travestiti da tecnici specializzati in allarmi in una proprietà nell’area di Regent’s Park.

IL FURTO – I tre hanno chiesto alla padrona di casa una tazza di the. Al suo ritorno si accorse che i quadri furono rubati con i tre uomini svaniti nel nulla. Il ministro della cultura, Dario Franceschini, ha definito la storia incredibile e prova dell’impegno della polizia italiana. Il generale Mariano Mossa ha spiegato che i quadri sono stati abbandonati su un treno partito da Parigi e diretto a Torino e che sono stati acquistati da un operaio amante dell’arte. (Photocredit Lapresse)

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