Il deserto che torna alla vita nel delta del Colorado

Un progetto di restauro ambientale del delta del fiume Colorado sta ottenendo risultati oltre le più rosee attese, riportando la vita là dove l’uomo aveva creato il deserto deviando i fiumi.

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VIA ALLE ACQUE – L’apertura delle chiuse della diga di Morelos Dam, a Ovest della città di Yuma, in Arizona, sta avendo effetti spettacolari e oltre le migliore aspettative di scienziati e ambientalisti. Era dal 1960 che l’acqua non oltrepassava la diga e come conseguenza il delta del fiume Colorado, che sfocia nel Golfo di California, si era andato progressivamente desertificando, fino a che il fiume ha smesso d’arrivare al mare e si è trasformato in un alveo secco, bagnato solo occasionalmente dalle piogge.

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COME SE FOSSE PRIMAVERA – Il progetto prevede il rilascio di una grossa quantità d’acqua (abbastanza da rifornire 105.000 abitazioni per un anno) a simulare l’inondazione primaverile e già nelle prime settimane si è potuto osservare un poderoso ritorno di animali e piante. Per rendere possibile l’operazione l’invaso della Morelos è stato nutrito con le acque della diga del lago Mead, in Nevada.  Con grande sorpresa degli scienziati inoltre il fiume si sta allargando più di quanto previsto e anche se in origine le previsioni dicevano che l’acqua uscita dalla diga di Morelos non sarebbe arrivata al mare, adesso pare proprio che ce la farà.

FUNZIONA – Mercoledì scorso l’acqua era arrivata a 28 miglia dalla diga e presto dovrebbe raggiungere la fascia paludosa che contorna il delta. Il progetto è stato realizzato grazie all’accordo nella International Boundary Water Commission costituita tra i due paesi e non sono previsti altri rilasci negli anni a venire, prima si prenderanno tre anni per studiare le conseguenze dell’operazione.  Che già ora entusiasmano gli ambientalisti, impegnati a censire specie che non si vedevano in zona da anni.

 

 

 

 

 

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