I rischi nascosti nel liquido della sigaretta elettronica

«Gli ingredienti chiave per la sigaretta elettronica contengono potenti neurotossine. Piccole quantità, se ingerite o assorbite attraverso la pelle, possono causare vomito o convulsioni e perfino essere letali. Un cucchiaino di liquido può uccidere un bambino piccolo». L’ultimo allarme circa l’utilizzo della bionda tecnologica arriva da un articolo pubblicato sul New York Times a firma di Matt Richtel nel quale si parla dei seri rischi per la salute che potrebbero essere causati dall’assunzione della nicotina nella sua forma liquida e che riporta il parere di Lee Cantrell, docente di farmacia all’Università della California di San Francisco e direttore a San Diego del California Poison Control System, centro che offre informazioni e soccorso antiveleno.

 

sigaretta elettronica 1

 

L’ALLARME – «Come le sigarette elettroniche, anche i liquidi non sono regolati dalle autorità federali – spiega Richtel sul Nyt – ma vengono venduti legalmente al banco e online». E spesso, denuncia la stampa americana, le sostanze vengono preparate nel retro dei negozi e la loro diffusione sta creando potenziali pericoli di cui, a volte, emerge anche la prova. «I tossicologi – continua il Nyt – avvertono che gli ‘e-liquidi’ rappresentanto un rischio significativo per la salute pubblica, in particolare per i bambini, che possono essere attratti dai loro colori vivaci e dall’aroma profumato». «La questione non è se un bambino sarà davvero avvelenato o ucciso, ma quando», ha dichiarato Cantrell. «La nicotina è una delle più potenti tossine naturali che abbiamo», ha spiegato. «Ed è venduta in ogni luogo. È onnipresente nella società». Ad allarmare l’esperto sarebbero anche le cifre degli interventi di emergenza.

I NUMERI – Dal 2011, sembrano non esservi state vittime, ma il numero di chiamate ai centri antiveleno per i liquidi della sigaretta elettronica è sensibilmente aumentato. A livello nazionale sarebbero state negli States circa 1.351, circa il 300% in più rispetto all’anno precedente stando ai dati del National Poison Data System. In 29 casi sarebbero stati coinvolti bambini di due anni o età infeiore. 365 volte sul totale sarebbe stato necessario invece il ricovero in ospedale. L’ultimo inquietante caso, racconta ancora il Nyt, riguarda un bimbo di 2 anni di Oklahoma City, ricoverato in ospedale dopo aver ingerito un piccola bottiglina di liquido. Una donna del Kentucky, invece, è stata soccorsa dopo che un piccolo contenitore si è rotto nel suo letto e dopo che la sostanza è stata parzialmente assorbita attraverso la pelle. La speranza, dunque, è che nella produzione e nella commercializzazione delle sigarette e dei liquidi si possa fare maggiore chiarezza. In attesa che la Food and Drug Administration

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