Tav Napoli-Bari, la linea voluta da tutti (e non ancora partita)

Il nord ostacola l’Alta Velocità, il sud la brama. Ad analizzare il rapporto con le linee TAV/TAC, è possibile dividere l’Italia in due aree. Perché se ormai la questione della Val di Susa è diventata di dominio internazionale, esistono altri progetti meno famosi che vengono attesi con ansia da parte delle autorità locali che otterrebbero sicuro vantaggio dalla costruzione di una linea che velocizzerebbe e migliorerebbe notevolmente la qualità del trasporto su gomma. Ed una di queste è senza dubbio la Napoli-Bari.

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I LAVORI DEL 2012 – L’11 dicembre 2012, come spiega il Corriere del Mezzogiorno, è entrato in funzione il primo tronco dei lavori, corrispondenti alla variante del primo dei due binari del futuro raddoppio fra Cervaro e Bovino, in provincia di Foggia, per una distanza di 18,5 chilometri. L’assessore regionale ai trasporti pugliese, Guglielmo Minervini, ha spiegato che questo rappresenta un primo passo verso il collegamento tra la dorsale adriatica e la linea AV che potremmo ormai definire «tradizionale». Questi lavori, prosegue Italferr, vengono inseriti in un contesto di più ampio respiro, con un orizzonte temporale ancora da definire.

IL PROGETTO – Nel piano di sviluppo dei principali itinerari del Mezzogiorno, la Direttrice Caserta-Foggia rappresenta, prosegue Italferr, la chiusura meridionale della maglia ferroviaria europea. Gli interventi previsti consistono nel raddoppio della linea esistente, parte in affiancamento e parte in variante, nel potenziamento tecnologico della linea e nell’aumento della capacità infrastrutturale. Questo dovrebbe portare ad un maggior numero di treni, ad una migliore gestione dei passeggeri e ad un potenziamento del trasporto su rotaia. Nel progetto iniziale studiato da Italferr, veniva previsto a scadenza 2014 il potenziamento infrastrutturale e tecnologico della tratta tra Bovino e Cervaro.

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UNA VELOCITÀ MEDIA DI 220 KM/H – Il potenziamento della tratta Orsara-Bovino dovrebbe concludersi nel 2021. Per quanto riguarda invece gli altri progetti, dal costo complessivo di 5 miliardi e 44 milioni di euro non viene ancora data una tempistica certa. E parliamo del potenziamento della Apice-Orsara, della Cancello-Napoli con integrazione sulla linea AV ed un intervento tra Caserta e Benevento. Secondo quanto definito dal Ministero delle Infrastruttue, poi, la linea avrà caratteristiche simili a quelle di un percorso AV/AC per una velocità media di percorrenza pari a 200-220 Km/h e per un costo complessivo di 5.300 milioni di euro da ripartire attraverso Fondi FAS, pari oggi a 700 milioni di Euro, una Legge Obiettivo, Fondi Statali e Regionali.

I COSTI E LE VARIANTI – Il Pd pugliese dal canto suo ha diffuso quelle che sono le cifre oggi disponibili per i lavori, confermando come manchino all’appello tre miliardi e mezzo su 5, con una disponibilità di 1.442 milioni di Euro:

Per la tratta Napoli (Afragola)-Cancello sono disponibili 595 milioni di euro su un totale previsto di 670 milioni di euro; per la Cancello-Benevento il cui costo previsto è di 970 milioni di euro, sono disponibili solo i fondi per la progettazione preliminare; per la Apice-Orsara sono disponibili 297 milioni di euro su un totale di 2.010 milioni di euro; la Cervaro-Bovino è interamente finanziata con 550 milioni di euro; ancora da finanziare i 520 milioni di euro per la bretella di Foggia.

Quindi, per quanto venga classificata come linea ad Alta Capacità, visto che si punta ad un miglioramento nel numero delle tracce ferroviarie quotidiane, si parla anche di Alta Velocità, viste le medie ed i criteri usati a Bruxelles per definire le caratteristiche tipiche di queste linee che devono garantire una velocità media di 200 chilometri orari. I lotti, come definito da Italferr, saranno i seguenti:

interventi sulla linea Cancello-Napoli;

velocizzazione/raddoppio Cancello-Benevento;

nuova linea Apice – Orsara,

raddoppio in variante Orsara – Bovino, in territorio pugliese

raddoppio prevalente in affiancamento Bovino – Cerv

aro, in territorio pugliese

bretella di collegamento Cervaro – Bari, in territorio pugliese.

E nello specifico, il tratto più importante ed impegnativo dal punto di vista economico è rappresentato dalla Apice-Orsara, linea che verrà costruita in variante della lunghezza di 47 chilometri, di cui 25 in galleria, che da sola assorbirà due dei cinque miliardi complessivi necessari per concludere l’opera, che sarà lunga 146,6 chilometri.

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LE DIFFICOLTÀ – A questo punto è necessario porre una parentesi. Perché il progetto è stato approvato dalle autorità competenti, Regione Puglia, Regione Campania, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, Ferrovie dello Stato ed Rfi il 27 settembre 2006. Otto anni fa. E come spiega la Gazzetta del Mezzogiorno, il progetto definitivo verrà approvato entro il 30 settembre 2014. Otto anni dopo. Inoltre i 100 milioni su 730 che mancano per realizzare il primo lotto della linea sono stati inseriti nella legge di Stabilità, 50 nel 2015 e 50 nel 2016. E per finire il governo Letta ha previsto lo spacchettamento della prima tratta da Frasso Telesino e Vituliano, 30 chilometri, che potrebbero essere divisi in piccoli cantieri. 

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