Giovanni Favia porta in tribunale chi lo ha calunniato sul blog di Grillo

Il Tribunale di Bologna giudicherà per calunnia l’uomo che aveva accusato Favia di aver ordito un complotto contro grillo organizzando la famosa intervista che ha provocato la sua espulsione del Movimento 5 Stelle.

federica salsi giovanni favia
LA DIFFAMAZIONE – Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna ha rigettato la richiesta di archiviazione per Maurizio Ottomano, misterioso giornalista che sul sito beppegrillo.it sostenne che le confidenze del consigliere regionale rapite da Piazzapulita fossero una macchinazione organizzata assieme all’avversario politico di sempre, ovvero il PD. Molto soddisfatto Favia, che ha dichiarato: »È una grande vittoria che ristabilirà la verità, per la quale devo ringraziare la costanza del mio avvocato Francesco Antonio Maisano».

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L’ACCUSA – Il freelance vicentino che sostenne sul blog di Beppe Grillo che il fuori onda carpito dalla trasmissione tv “Piazzapulita” a Giovanni Favia fosse in realtà una operazione
concordata, andrà a quindi processo per il reato di diffamazione. Lo ha disposto nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, Andrea Scarpa, sciogliendo la riserva a seguito dell’opposizione alla richiesta di archiviazione formulata a suo tempo dalla Procura di Bologna. Il gip, infatti, ha accolto la richiesta fatta dall’avvocato Francesco Antonio Maisano del foro di Bologna, difensore del consigliere Giovanni Favia, e ha ordinato alla stessa Procura di formulare l’imputazione per diffamazione aggravata nei confronti di Maurizio Ottomano, autore dell’articolo «Il gelato nascosto» apparso sul sito di Beppe Grillo.

UN ARTICOLO OGGETTIVAMENTE FALSO – Il Giudice ha sancito che la tesi sostenuta nell’articolo, ovvero che le confidenze rapite fossero concordate tra Giovanni Favia e il giornalista della trasmissione Piazzapulita, Gaetano Pecoraro, è «oggettivamente falsa e pertanto integra l’ipotesi di diffamazione».
Ora il prossimo passo sarà il processo nel quale Giovanni Favia si costituirà parte civile.

FAVIA ACCUSA ANCHE GRILLO – “Si tratta di una grande risultato – commenta Giovanni Favia -. Voglio ringraziare l’avvocato Francesco Antonio Maisano per la bella battaglia procedurale portata avanti e che adesso permetterà di poter ristabilire finalmente la verità dei fatti. Mi auguro che durante il processo la magistratura possa appurare i meccanismi d’accesso al blog di Beppe Grillo, perché se Ottomano è l’esecutore materiale della diffamazione, è nella gestione e nella proprietà del blog che bisogna cercare la regia e la pianificazione di quella che fu a tutti gli effetti un’operazione di killeraggio politico e di delegittimazione di una persona che stava rappresentando nei fatti un dissenso interno. Ora che politicamente si è palesata la veridicità dei contenuti che espressi al giornalista di Piazzapulita, quali la
gestione padronale del bi-leader e la presa in giro della democrazia diretta – conclude Favia – pretendo che si faccia luce anche sul come si svolsero quei fatti. Fui diffamato davanti a centinaia di migliaia di persone con un’accusa totalmente infondata. Adesso chiedo
giustizia”.

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