La bufala del sussidio di 900 euro per chi ha un cane di razza

900 euro all’anno di sussidio per chi possiede un cane di razza, questa la «notizia» che ha rincuorato alcuni amanti degli animali e ne ha offesi altri, che si chiedono ad esempio perché non ci sia niente peri meticci o per i gatti.

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IL MINISTERO FANTASMA – Le spiritosaggini del Corriere del Mattino di solito sono facilmente riconoscibili e anche in questo caso il campanello d’allarme lo fa suonare subito la citazione del «Ministero della Sanità Zoofila» come fonte del sussidio annuale per i cani. Un contributo pensato «per combattere l’abbandono degli animali di compagnia, che solitamente incide sulla spesa pubblica (tra canili, accalappiacani, sterilizzazioni e costi di gestione in generale) con circa 13 milioni di € annui, cifra di gran lunga superiore alla soluzione che il nostro nuovo Premier ha proposto e che vedrà luce a breve».

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LE CONDIZIONI – Il contributo è però riservato ai possessori di cani di razza: «Si tratta di un contributo a favore delle famiglie che presentano la richiesta con un nucleo di almeno 2 figli a carico e possiedono un cane di razza riconosciuto dalla FIC (Fédération Cynologique Internationale) o altro animale di compagnia riconosciuto dalla FAC (Federation Animalesque Internationale)».

IL RIDERONE – Tra i requisiti richiesti spiccano invece la fornitura di «Foto in alta risoluzione che lo ritraggono in situazioni domestiche e in buone condizioni emotive» e soprattutto«Un campione delle feci e dell’urine dell’animale, che verranno tempestivamente utilizzate per fornire analisi dettagliate a comprova che sopravviverà almeno nell’anno solare dal momento in cui verrà ceduto l’assegno», il tutto firmato da un «Carlo Darvini – Corrispondente Naturalista» che ricorda molto Carletto Darwin. Bisogna mettercene del buono per prendere per vera una cosa del genere, ma anche questa volta c’è chi c’è riuscito.

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