I rischi delle banche europee in Russia

Le banche europee sono le più esposte del mondo nei confronti della Russia. I crediti verso il settore pubblico così come le aziende i privati valgono i tre quarti dei crediti che il sistema finanziario estero ha nei confronti del paese guidato da Putin. Il paese del Vecchio Continente più esposto è la Francia, mentre le banche italiane hanno crediti per quasi 30 miliardi di dollari.

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BANCHE EUROPEE E RUSSIA – La Banca dei Regolamenti internazionali ha diffuso i dati relativi all’esposizione del sistema finanziario internazionale nei confronti della Russia, paese verso il quale sono state comminate sanzioni economiche da parte di Usa e UE dopo l’annessione della Crimea. Nell’ultimo dato disponibile, fine settembre 2013, le banche straniere avevano erogato prestiti per complessivi 242 miliardi di dollari. La rilevazione della Banca dei Regolamenti internazionali afferisce le transazioni finanziarie delle più importanti economie globali. Le banche europee fanno la parte del leone, con crediti erogati pari a 184 miliardi di dollari, poco più di 150 miliardi di euro, pari al 76% complessivo dell’esposizione del sistema finanziario nei confronti della Russia, come riporta il quotidiano tedesco Die Welt. Le banche americane invece avevano crediti per 36,7 miliardi di dollari, seguite dagli istituti di credito giapponesi con 16,3 miliardi di dollari. Le banche francesi hanno l’esposizione maggiore per singolo paese, ovvero quasi 51 miliardi di dollari. Seguono quelle italiane, che hanno erogato quasi 29 miliardi di dollari di prestiti ai russi, che precedono quelle tedesche (23,7miliardi di dollari), britanniche con 19, olandesi con 17,6. svedesi con 14 e svizzere con 6,8 miliardi di dollari.

UNICREDIT E RUSSIA – Una delle banche straniere più esposte verso la Russia è Unicredit, che insieme al colosso del credito francese Société Générale è uno dei pochi istituti ad aver messo il paese guidato da Putin nella graduatoria delle maggiori esposizioni. Secondo gli analisti Unicredt così come Société Générale potrebbero ridurre la loro erogazioni di crediti con il peggioramento delle attività economiche, come già fatto da altre banche nei confronti dell’Ucraina. I dati dell’EBA di fine giugno 2013 evidenziavano come Unicredit avesse un’esposizione da quasi 19 miliardi di euro  verso la Russia. Come rimarca Reuters, l’istituto di Piazza Cordusio aveva sottolineato come il suo fatturato a Mosca fosse arrivato a 372 milioni di euro, in crescita dell’80 per cento rispetto all’anno precedente. Secondo Morgan Stanley l’investimento azionario in Russia è pari al 2,7% dell’equity totale del gruppo

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SISTEMA FINANZIARIO RUSSO – Le banche americane invece avevano crediti per 36,7 miliardi di dollari, seguite dagli istituti di credito giapponesi con 16,3 miliardi di dollari.Il sistema bancario russo è composto da centinaia di istituti di credito locali, che si sommano ad alcuni colossi del paese come Sberbank, VTB e Gazprombank, la banca dell’azienda energetica più importante di Mosca. Gli istituti di credito stranieri hanno un ruolo limitato, ed i più importanti nel settore commerciale sono la francese Société Générale, l’austriaca Raffeisen e la nostra Unicredit. Come rimarca il quotidiano tedesco Die Welt, più che il settore retail i problemi eventali sul mercato russo potrebbero derivare dalle attività sul mercato dei capitali. Le più grandi banche di investimento del mondo sono presenti sul mercato russo, dove competono con gli istituti locali in numerose attività finanziarie. In questo momento, secondo un banchiere rimasto anonimo, c’è grande attenzione nei confronti di alcune grandi emissioni obbligazionarie.

LE BIG BANK E LA RUSSIA – La banca francese Société Générale, il secondo istituto del sistema finanziario transalpino, ha un’esposizione verso la Russia da 22,4 miliardi di euro. La banca ha detto di avere ancora 13,5 miliardi di crediti in sospeso, e 8,5 miliardi di depositi nel paese. Secondo le stime di Morgan Stanley gli investimenti azionari nel paese valgono il 7,7% dell’equity totale di Société Générale. Altre banche europee significativamente esposte verso la Russia sono l’austriaca Raffeisen, che con 10,2 miliardi di prestiti è la decima banca del paese, con 2 milioni e mezzo di clienti e 192 filiali. L’esposizione complessiva era pari a 13,2 miliardi di euro alla fine dello scorso giugno. L’Otp bank, una delle più grandi banche ungheresi, aveva invece un’esposizione di 4,4 miliardi di euro, mentre la Bank of Cyprus 1,6.

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