L’epic fail della falsa targa del Regno di Gaia

17/03/2014 di Redazione

Un imprenditore sassarese ha provato a vestire la propria auto con i colori e le targhe del Regno di Gaia, i vigili gliel’hanno sequestrata.

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L’ANOMALIA – Una strana targa, addirittura con il copyright come lascia intendere la scritta «Tutti i diritti riservati», intestata al Regno di Gaia. Anche il contrassegno dell’assicurazione è made in Gaia, seppur tutto sia scritto in italiano. I vigili si Sassari si sono giustamente insospettiti e hanno fatto rimuovere l’auto.

IL REGNO DI GAIA –  cercare di riprenderla si sono presentato in tre negli uffici della polizia municipale, chiedendo spiegazioni sul sequestro del veicolo e i vigili spiegano che: «La targa è falsa  così come sono falsi il tagliando assicurativo, il certificato di proprietà, il libretto». Secondo i tra invece «Non sono falsi, li ha rilasciati il Regno Sovrano di Gaia».

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SOVRANITÀ E SCIE CHIMICHE – Il proprietario della Peugeot, un imprenditore sassarese, viene così denunciato per falsificazione di targa, contraffazione dell’assicurazione e generalità false. Cosa ci sia dietro tutto questo non è proprio semplice da spiegare. Le tre persone in questione ritengono di non far parte dello Stato italiano, di conseguenza dicono di non riconoscerne le leggi e di essere invece cittadini del fantomatico Regno di Gaia, che da quello che si capisce è una fantasia che esiste solo su un blog e nella mente di chi accoglie con favore questa trovata. A differenza di altre esperienze simili, il Regno di Gaia infatti non rivendica la sovranità su un territorio individuato, come il principato di Seborga ad esempio, ma taglia corto e l’estende a tutto il pianeta. Non stupisce a questo punto che lo stesso sito ospiti anche un capitolo dedicato alle scie comiche.

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