«Televideo, la vergognosa campagna per l’aborto»

Che cosa ha fatto il povero Televideo? Lo strumento che tutti abbiamo usato per leggere le ultime notizie sulla nostra squadra del cuore e l’oroscopo finisce oggi sulla graticola su Libero per aver addirittura fatto propaganda all’aborto. E come?

Ma al presidente della televisione pubblica, la cattolica Anna Maria Tarantola, così apprezzata in Vaticano, è capitato ieri di guardare le pagine 171 e 172 del Televideo Rai? Lo avesse fatto, si sarebbe accorta che la testata ospitava e difendeva le ragioni di «associazioni e collettivi di donne» in difesa dell’aborto e contro gli obiettori di coscienza. Nonché contro la proposta spagnola di limitare l’aborto «solo ai casi di stupro, di grave anomalia del feto, della salute fisica e psichica della donna». Posizioni legittime, che sul servizio pubblico dovrebbero però essere affiancate da informazioni analoghe sulle opinioni opposte. Delle quali non c’era alcuna traccia. Per la Rai, la festa dell’8 marzo non riguarda ledonne antiabortiste.

E insomma, vi rendete conto? Guardate che scandalo su Televideo, raga:

televideo aborto

E quindi, secondo Libero, ci vuole la par condicio per il diritto all’aborto. Ci vuole tanta pazienza.

(foto da qui)

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