Il femminismo è compatibile col porno?

Si può essere femministe e a favore del porno? La difesa dei diritti delle donne e la rivendicazione della loro uguaglianza è compatibile con l’arte che mette in mostra il corpo femminile in modo così disinibito? Ci sono diversi tentativi, come racconta il quotidiano Libération, che provano a tenere insieme queste due pulsioni apparentemente così differenti.

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FEMMINISMO E PORNO – Il quotidiano transalpino di simpatie progressiste Libération rimarca come quando si parla di porno la maggior parte delle femministe danno risposte contraddittorie oppure incerte. Le Femen, il movimento ucraino reso celeberrimo nel mondo per il suo utilizzo del corpo femminile così sfacciato che nega lo stesso messaggio che vuole lanciare, sono ferocemente contrarie, ma a parte loro c’è una realtà molto più complessa tra rispetto dei principi e realtà quotidiana. Secondo un sondaggio di Ifop, il più importante istituto demoscopico francese, l’82% delle donne ha consumato, almeno una volta nella vita, materiale a luci rosse. Un dato che evidenzia una contraddizione, tra chi vuole proteggere e contrasta una visione della sessualità che simboleggia spesso il dominio dei maschi, e un utilizzo consapevole di quelle immagini. Per scrittrice e registe come Virginie Despentes o  Emilie Jouvet il porno dipende molto da chi lo realizza. Un’arte a luci rosse alternativa realizzata da donne potrebbe mettere l’accento sui loro desideri sessuali, così come prendere in considerazione le minoranze sessuali ingiustamente dimenticate, come spiega in un’opera intitola appunto Femminismo e pornografia David Courbet, autore transalpino.

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MOVIMENTO PER IL SESSO – La considerazione nuova e più accentuata del corpo femminile è un dato che si registra in molte pulsioni femministe registratesi in questi anni. Libération cita a questo proposito le famose Slutwalk, la marcia della sgualdrina, dove la difesa del corpo femminile, e la denuncia degli abusi subiti, veniva esposta in abiti succinti e provocatori. Un modo di fare battaglia in difesa delle donne che non ha paura di utilizzare codice che vengono considerati, o venivano fino a poco tempo fa, esclusivamente maschilisti, come l’esibizione della lingerie. Un’eco di questo spirito si trova nel sito Large Labia Project, un Tumblr dove le donne postano foto della loro vagina.  La creatrice del sito, Emma, spiega al quotidiano francese come mostrare queste immagini serva alle adolescenti come alle altre donne ad acquisire maggiore stima di se, e a guadagnare una fiducia con tutti i commenti positivi ricevuti sul proprio organo sessuale. Un altro modo di esibire il corpo in modo così disinibito per aiutare le donne è stato espresso sall’artista Fannie Rosa, che balla il Twerking, la danza che simula un atto sessuale, per dare un messaggio di libertà gioiosa.

 

 

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