Il bimbo di 5 mesi salvato dalla respirazione bocca a bocca della zia

07/03/2014 di Redazione

«Siamo finalmente arrivati alla radice di ciò che stava causando le sue difficoltà respiratorie. Se non fosse stato per l’incidente i medici non avrebbero eseguito tale procedura invasiva». C’è tanto sollievo nelle parole di Pamela Rauseo, la donna di 37 anni, che lo scorso 20 febbraio, a Miami, ha miracolosamente strappato alla morte il nipotino di 5 mesi di vita grazie ad una tempestiva respirazione bocca a bocca, e che oggi annuncia alla stampa di aver consentito, grazie al suo soccorso, di aver aiutato i camici bianchi a trovare una spiegazione ai problemi fisici del bambino.

 

neonato salvato respirazione bocca a bocca zia 1

 

IL SOLLIEVO  «Era l’unico modo per capire quello che aveva», ha dichiarato Pamela parlando alla stampa di come dal pericolo scampato si sia giunti ad una fortunata risoluzione del caso. Un epilogo che non può che far felice ovviamente anche la mamma del bambino, Vargas Rauseo, sorella di Pamela. «Quando mi sveglio e vedo il mio bambino sono felicissima», dice la donna. «Ringrazio Dio e ringrazio mia sorella ogni giorno».

 

(Fonte immagini: Miami herald. Credit: Al Diaz)

LA STORIA – La storia di Sebastian De La Cruz, questo il nome del neonato, si è rapidamente diffusa in rete grazie alle foto del soccorso in strada della coraggiosa zia, scattate da Al Diaz, un fotografo del Miami Herald. Dopo essere stato rianimato due volte, Sebastian, che manifestava difficoltà respiratorie fin dalla nascita, è stato trasportato poi in condizioni apparentemente stabili all’ospedale di Miami, dove i medici hanno provveduto alla rimozione di una cisti dalla trachea. «Stavo guidando lungo la 836 Dolphin Expressway e il piccolo piangeva. Poi ci siamo fermati nel traffico. Il pianto improvvisamente si è interrotto. Tutto sembrava tranquillo. Ma ho capito subito che qualcosa non adanva», ha raccontato Pamela nei giorni immediatamente successivi all’incidente.

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