Paolo Barnard contro Daria Bignardi e Gianluigi Paragone

Non si placa l’ira di Paolo Barnard dopo la sua esclusione dal programma di La7 La Gabbia in seguito alla pubblicazione sul suo sito di un articolo estremamente offensivo nei confronti delle donne. Il giornalista economico che si dice vittima del potere si scaglia con frasi al vetriolo contro il conduttore della trasmissione, Gianluigi Paragone, già direttore della Padania (ricordando il suo passato da leghista e accusandolo, in particolare, di aver «fatto carriera in un partito che voleva sparare sui bambini e sulle donne che s’imbarcano per scappare dall’inferno che il nostro stile di vita gli infligge») e contro Daria Bignardi (conduttrice de Le Invasioni Barbariche).

 

PAOLO BARNARD 1

 

«MI SENTO UN PORCO» – «Mi sono ridotto alla vergogna», «Mi sento un porco», dice Barnard, chiedendo perdono per aver portato un messaggio in televisione a La Gabbia di Paragone:

Io ho amato una leghista. Io ho lavorato per un leghista. Io, Paolo Barnard, quello che stava per morire per raccontare le ingiustizie del mondo, quello che ha perso lavoro e reddito per le vittime dei porci del Potere si deve vergognare. E per me è non poco. Io ho lavorato per Gianluigi Paragone, che deve tutto quello che è alla Lega dei “spara ai bambini e alle donne negre” Nord. Io, mi sono ridotto alla vergogna. Mesi fa una lettrice mi scrisse “Barnard, ma lei lo sa che Paragone inneggiava alla Marina italiana che sparasse sui barconi degli immigrati in rotta per Lampedusa?” Io ho ignorato quella verità. Non so se Paragone abbia mai scritto lodi al nazismo della Lega, ma io… so che Gianluigi Paragone ha fatto carriera in un partito che voleva sparare sui bambini e sulle donne che s’imbarcano per scappare dall’inferno che il nostro stile di vita gli infligge. Io, Paolo Barnard, ho detto sì a uno così, ci ho lavorato, e ora mi sento un porco. Poche scuse, l’ho fatto. Paolo Barnard, tu hai lavorato per Paragone e la colpa è solo tua. Dio, se esisti, ti prego, perdonami per quei bambini putrefatti nei fondali del Mediterraneo che io ho scordato per portare un messaggio in televisione dal quel Paragone.

 

«SONO STATO UN CO…» – Ovviamente l’invettiva anti-Paragone continua anche su Twitter, dove Barnard è molto attivo. «Voglio un prete per Paragone che taceva mentre la sua Lega voleva sparare a donne e bambini», scrive Barnard nei suoi messaggi. «Laverò la mia vergogna», ripete. E a chi gli fa notare che il passato de conduttore de La Gabbia era ben noto a tutti anche prima della partecipazione alla trasmissione risponde: «Ho sbagliato, sono stato un coglione. Mi ver-go-gno di me stesso».

 

 

Non mancano certamente le parole offensive:

 

 

 

«RIDICOLA» – Poi tocca alle offese (anche con i retweet) per la Bignardi, che pure aveva invitato Barnard nella sua trasmissione su La7:

 

 

Non si fanno attendere nemmeno le accuse all’editore Urbano Cairo:

 

 

Di tanto in tanto vengono ribaditi i ‘controversi’ concetti espressi contro il genere femminile:

 

 

LE FRASI CONTROVERSE – Erano state proprio le donne della redazione de La Gabbia ha sollevare il caso Barnard, dopo la pubblicazione di frasi offensive:

Le donne sono al 99% esseri mediocri, solo capaci di creare miseria ai propri figli o al mondo. Purtroppo hanno quello che hanno fra le gambe. E ok. Ma non fosse per quello, e per la cultura di sinistra dei Pddini cerebromancanti, sapremmo come giustamente apostrofarle. Al 99%. Così come meritano gli uomini al 99%. Solo che…se si scrive che gli uomini sono al 99% dei porci disumani o troppo stupidi per esistere, nessuno dice nulla.

(Fonte foto)

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