Ottoemezzo con Vittorio Sgarbi e Moni Ovadia sulla lista Tsipras

OTTOEMEZZO, SGARBI DIFENDE FRANCESCA BARRACCIU – Vittorio Sgarbi difende il sottosegretario Barracciu parlando del rimborso di 33.000 euro che gli è costato la candidatura alla Regione Sardegna. A seguire se la prende con la scelta delle donne ministro di Matteo Renzi spiegando che non bisogna inserire femmine in quanto tale ma che servono donne con il pensiero, con la Gruber che non riesce ad arginarne il pensiero. Moni Ovadia, interpellato sulle espulsioni del Movimento Cinque Stelle, il problema è tutto loro e forse in questo caso Grillo e Casaleggio hanno sbagliato qualcosa in termini di comunicazione e che se in futuro ci fossero altre espulsioni, allora ci sarebbe davvero un problema. E parlando di Berlusconi e dell’accordo privato con Renzi, secondo Silvio è preoccupato di sopravvivere dal punto di vista politico. Nel punto di Paolo Pagliaro si parla degli investimenti e della realtà romana con Sgarbi che parla di un furto costante e di una tela del ragno, con Ovadia che si permette di proporre una teoria complottista accusando le quinte colonne che attaccano il pubblico per poi dire che non è efficiente. Ma in altri Paesi funziona, mentre in Italia il pubblico viene demolito, si fa diventare terra di ladrocini e si dice che non va mentre il privato cattura tutto il mondo.

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OTTOEMEZZO, LA LISTA TSIPRAS ED IL RAPPORTO CON I CINQUE STELLE – Per Ovadia non è importante conquistare consensi ma il come si ottengono. Sulla distanza i risultati importanti fruttificano, quelli figli della demagogia hanno dei limiti. E Ovadia pensa che il problema non sia politico ma antropologico a causa di una qualità bassa della classe dirigente che si preoccupa di lana caprina mentre l’Italia è un Paese benedetto da Dio con i tesori aggrediti ed insultati ogni ora. Lilli Gruber dice che i pentastellati hanno ragione a chiedere una maggiore questione morale. Ma per Sgarbi il problema è il pensiero omologato, l’elettorato fluido rappresentato da Renzi, persone vestite uguali, senza differenze, fino ad arrivare ad un connubio Fiorito-Monti per una meschinità che esula dal furto o dall’atto dei singoli. Sgarbi dimostra scarsa simpatia per l’Euro ma secondo Ovadia bisogna difendere la moneta unica che deve però diventare il denaro di un unico paese federale con una costituzione votata dai cittadini ed una politica estera chiara che eviti futuri casi Ucraina che dimostrano come Bruxelles non abbia potere. E per sconfiggere la corruzione e la malapolitica, bisogna proporre una nuova idea politica, un nuovo progetto culturale, un qualcosa di diverso che cambi il mondo. Mentre in Grecia la mortalità infantile è aumentata del 43 per cento grazie ai signori della Troika che rimangono lì a fare il gioco delle tre carte dopo aver ammesso di aver avuto un atteggiamento criminale.

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OTTOEMEZZO, MONI OVADIA E LA LISTA TSIPRAS – Moni Ovadia si è candidato con la lista Tsipras ma se verrà eletto non andrà a Bruxelles. Ovadia lo spiega dicendo che lo scopo è quello di dare visibilità e forza alla lista per dare un traino, una sorta di testimonial che sostituisca la sovraesposizione mediatica mancante. Per Vittorio Sgarbi questa strategia è doppiamente convincente perché questa lista restituisce dignità alla politica. Lui vorrebbe essere con loro ma è la sua natura che glielo impedisce per via della sua opposizione al radicalismo antagonista. Ma oggi è necessario che ci sia un movimento simile visto Renzi, un leader di destra a sinistra. E nella fattispecie, la lista Tsipras rappresenta un atto di dignità intellettuale e culturale che rappresenta l’ideologia in un’epoca post-ideologica, un mondo perduto, astratto, di quando si pensava in grande. E Sgarbi spera che la lista abbia successo perché è il sogno a dare successo. Ed in Europa il loro è un valore altissimo che va incentivato in una dimensione proporzionale. Per Moni Ovadia Sgarbi è una mente brillante e libera. E la sua osservazione, interessante, necessita di un confronto. E per quanto riguarda Syriza e Tsipras, l’uomo politico ha reso il partito il primo di maggioranza relativa in Grecia. Ed anche se Tsipras è greco, non è un problema avere un capolista greco visto che i socialisti hanno come leader Schultz. E questo non vuol dire che non si possa tentare di essere in Europa come priorità e possibilità di sviluppo di un’altra politica. Anche se non c’è l’appoggio del Pd. Per Sgarbi la lista è di pensiero che si contrasta con una destra indecente a cui non è mancato niente, Berlusconi compreso, a dimostrazione di come l’assenza di pensiero e la carenza di coscienza culturale abbiano colpito l’Italia. E Syriza, di contro, rappresenta la risposta all’indecenza attuale, ricordando che l’Europa parte dall’idea, dalla cultura, dalla storia di Italia e Grecia. E Grillo? È un benpensante. Mentre Ovadia rappresenta la passione e la poesia che mancano in Europa. Il mondo si divide tra persone con il pensiero e dei benpensanti. E Grillo è un benpensante che raccoglie l’eredità degli elettori benpensanti di Berlusconi.

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OTTOEMEZZO, LA PRESENTAZIONE – Questa sera a Ottoemezzo, il programma condotto da Lilli Gruber in onda su La7 a partire dalle 20.30 saranno ospiti Vittorio Sgarbi e Moni Ovadia. Lo scrittore è candidato alle Europee con la lista Tsipras e ci si chiede se tra le espulsioni di Grillo ed i problemi di Renzi c’è spazio per una nuova sinistra e se la lista Tsipras non è destinata a cadere.

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