Istigazione alla violenza tramite Facebook?

Il Giornale chiede ai suoi lettori se è giusto fare una legge contro il social network

Tremate, tremate, la caccia alle streghe è ritornata! Dalla pagina Facebook del Giornale è uscito uno splendido sondaggio, di quelli che ci fanno capire che siamo una nazione niente male, per essere nel medioevo:

La domanda prende spunto da un articolo presente sul sito del quotidiano di Alessandro Sallusti, nel quale si racconta della condanna comminata a due ventenni che durante le rivolte di Londra avevano aperto pagine per fomentare le rivolte:

Jordan Blackshaw, 20 anni, aveva infatti creato un evento su Facebook intitolato “Distruggere la città di Northwich”, che si trova nel nordovest dell’Inghilterra. Secondo il procuratore Martin McRobb, la pagina era stata creata il 9 agosto. Allo stesso modo Perry Sutcliffe-Keenan, 22 anni, aveva creato una pagina intitolata “Disordini a Warrington”, quartiere nel nordovest di Londra, per fomentare una sommossa.

Posto che in un paese molto più civile del nostro nessuno si è messo in testa di inventare un nuovo reato, ma ha utilizzato le leggi preesistenti, e che è totalmente inutile inventare un nuovo reato quando c’è già l'”istigazione alla violenza” nel nostro codice penale, l’atteggiamento del Giornale sembra sempre più quello della vecchia babbiona che urla “ah, signora mia, che tempi” alla vicina di autobus. E, in un clima da guerra civile permanente come quello italiano, sarebbe proprio divertente vedere dove si riuscirebbe ad arrivare, con il reato di “istigazione alla violenza tramite Facebook”. Liberali, eh?

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