«Terry Richardson mi ha chiesto favori sessuali»

28/02/2014 di Redazione

Nel mondo dello spettacolo sembra che qualsiasi artista o modella  sia stata fotografata da Terry Richardson. Da Da Beyoncé a Miley Cyrus , arrivando alle sorelle Kardashian e, più recentemente , Lea Michele, chiunque è stata ritratta dall’obiettivo del celebre fotografo. Una modella però ha dichiarato: «Non lavorerei più con lui»

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TERRY RICHARDSON – Su Huffington Post live, le modelle Sara Ziff e Alise Shoemaker di Model Alliance, un’organizzazione non profit che si occupa dei dirirtti della modelle, hanno parlato del lato oscuro del loro mestiere parlando di molestie sessuali, pagamenti mancati e Terry Richardson. La Shoemaker ha iniziato il dibattito dicendo che nonostante vi siano state accuse di molestie sessuali nei confronti del celebre fotografo, questi venga considerato ancora come un artista ai vertici. «Penso che qualsiasi modella sia entrata in contatto con lui, direi che la maggior parte di loro si sono lamentate», ha detto la Shoemaker all’Huffington Post, aggiungendo che molte modelle sono messe nella posizione in cui fanno qualcosa di «compromettente», anche se non vengono immortalate in foto.

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LE ACCUSE – La fondatrice di Model Alliance Sara Ziff ha poi approfondito l’argomento delle molestie sessuali nel mondo della moda. Dopo aver detto che non lavorerà mai più con lui (Terry Richardson) in futuro, ha aggiunto che «vi chiederà di togliervi i vestiti e in alcuni casi, anche dei favori sessuali». «Ci sono delle persone che abusano del loro potere, le modelle non sono tutelate contro le molestie sessuali ai sensi della legge in quanto sono considerate imprenditrici». Per questo motivo la Ziff, con la sua associazione ha ideato un sistema di segnalazione con il quale le modelle possono riportare i casi di molestie. L’anno scorso Model Alliance ha cercato di far passare una legge sulle modelle, che prevede di tutelare almeno quelle sotto i 18 ani di età con la qualifica di “child performer” sotto il dipartimento del lavorto di New York. In questo modo le ragazze hanno diritto ad avere una pausa ogni quattro ore di lavoro e concede loro di avere dei permessi lavorativi. Terry Richardson, raggiunto al telefono dall’Huffington post, non ha voluto replicare.

 

 

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