Il paese dove il sesso costa poco causa crisi

La crisi in Grecia continua a mordere e sono molti i cittadini ellenici che hanno perso il posto di lavoro, che hanno visto il loro stipendio abbassarsi notevolmente o che sono addirittura finiti in mezzo ad una strada. Un fatto che però non è stato ancora ampiamente considerato è che sempre più donne vivono in mondo fatto di sesso e povertà, infatti il numero di prostitute è aumentato notevolmente negli ultimi anni e la fotografa Myrto Papadopoulos sta cercando di attirare l’attenzione su questo aspetto della crisi con il suo progetto fotografico “The Attendants”. Zeit Online l’ha intervistata.

Foto: Myrto Papadopoulos
Foto: Myrto Papadopoulos

UN RAPPORTO ORALE A 5 EURO – Per scattare le fotografie che documentano il mondo della prostituzione, la Papadopoulos ha seguito delle prostitute per diversi mesi. Racconta di aver vissuto in passato tra gli stati Uniti e Milano, era il 2009: «Ogni volta che sentivo parlare della mia patria, i toni erano sempre gli stessi “L’economia della Grecia è a brandelli” e allo stesso tempo stava esplodendo l’industria dei film porno. Per questo motivo o deciso di tonarvi per documentare questo contrasto». Crede che la crisi stia facendo in modo che il mercato del sesso a pagamento stia crescendo rapidamente e aggiunge che la maggior parte delle prostitute non sono donne greche che vendono il loro corpo perché non trovano lavoro, ma si tratta in gran parte di donne prevenienti dall’estero, visto che la Grecia è vista come una sorta di porta verso l’Europa. Questa grande affluenza di prostitute ha influito notevolmente sui costi delle prestazioni: se fino a qualche anno fa un rapporto sessuale poteva costare 100 euro, ora ne costa 50 e un rapporto orale addirittura 5  euro.

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«SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA» – La Papadopoulos racconta che molte prostitute che ora si trovano in Grecia provengono dalla Nigeria e gran parte di loro sono sfruttate dai trafficanti di esseri umani, ma aggiunge anche che non vi è una sola verità sul mondo della prostituzione, ma ogni cliente e ogni donna hanno la loro storia personale: ci sono i ragazzi che non sanno cosa fare perchè non hanno lavoro e vanno a prostitute perchè costa solo 5 euro, ma vi sono anche i clienti ricchi che lo avrebbero fatto in ogni caso: «Credo che sia clienti che prostitute siano vittime», ha aggiunto la fotografa. La Papadopoulos crede che per risolvere il problema bisognerebbe sesibilizzare l’opinione pubblica  per far capire alle persone che queste donne fanno questo mestiere solamnete per sopravvivere. C’è bisogno anche di capire la mentalità dei clienti: per molti uomini non usare il preservativo è segno della loro virilità, per questo motivo le infezioni da HIV sono in aumento. Alcune immagini del progetto della fotografa sono state mostrate al Parlamento europeo e la Papadopoulos crede che sia stato un passo importante «Perchè le leggi non vengono fatte dai politici di un paese, ma dai cittadini. Attualmente sto lavorando su una mostra itinerante che toccherà molte città della Grecia. Le persone devono sapere cosa significhi lavorare come prostituta».

 

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