Il Movimento 5 Stelle e la proposta di legge contro la vaccinazione obbligatoria nell’età evolutiva

Il Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Lombardia ha depositato un progetto di legge regionale dal titolo «Obbligo vaccinale: sospensione  per l’età evolutiva», che prevede la sospensione dell’obbligatorietà delle vaccinazioni.

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ERA SOLO QUESTIONE DI TEMPO – Prima o poi doveva succedere e così è arrivata alla Regione Lombardia una proposta di legge che presta il fianco alle credenze di quanti ritengono i vaccini inutili e pericolosi, credenza alimentata da una serie di bufale diffuse negli anni e dallo stesso circuito di gente che generalmente teme le scie chimiche e coltiva altre paranoie assortite e che all’interno del M5S è vagamente rappresentata, al punto d’aver proiettato in parlamento convinti sostenitori di teorie come quella del microchip impiantato negli esseri umani per controllarli o appassionati della versioni alternative degli attentati del 9/11.

LA PROPOSTA – Secondo il primo firmatario del progetto, il consigliere Dario Violi:

«In Europa è facoltativo vaccinare i bambini e  solo l’Italia, insieme a Francia e Belgio, impongono ancora l’obbligo di vaccinare i piccoli pazienti. È indubbio che le vaccinazioni hanno favorito, nel tempo, la scomparsa di gravi malattie come il vaiolo, la poliomelite, la difterite e altre malattie infettive ma il livello di copertura raggiunto nella Regione, permette oggi di giungere all’approvazione di questa legge che rende facoltativo vaccinare i giovanissimi. E’ necessario che la pratica medica sia infatti consapevole ed informata. Gli ambulatori italiani iniettano oggi ai piccoli pazienti un unico vaccino chiamato esavalente, contenente cioè sei vaccini, due in più oltre a quelli considerati obbligatori. La pratica, che ha ricadute evidenti in termini di risparmio per il Sistema sanitario nazionale, suscita obiezioni e perplessità nel mondo accademico e scientifico. La sospensione dell’obbligo vaccinale non comporterebbe conseguenze per la salute pubblica e consentirebbe un notevole risparmio di denaro».

IL SOLITO PRETESTO – Le «perplessità nel mondo accademico e scientifico»,largamente minoritarie e spesso semplicemente truffaldine come la famosa ricerca che collegò abusivamente le vaccinazioni all’insorgere dell’autismo,  basterebbero quindi a imporre lo stop alle vaccinazioni obbligatorie, in modo che i genitori possano scegliere liberamente se vaccinare i figli o meno. Strano non essere in malafede dove poi si cita il risparmio e ci si appella alla libertà, sorvolando sulla presunta pericolosità mortale dei vaccini che si sa essere infondata in larga parte.

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LE CONSEGUENZE – Quello che i sostenitori di queste proposte gentiste e pericolosissime dimenticano di dire è che nei paesi e nella aree dove la vaccinazione non è obbligatoria e dove molti condividono queste bizzarre credenze si sono già verificate epidemie mortali di malattie altrimenti innocue, come il morbillo, che di recente ha fatto strage diffondendosi ovviamente nelle comunità prive di protezione immunitaria. L’osservatorio proposto da Violi non potrà che registrare un aumento di malati e di vittime, su questo non ci sono dubbi e un osservatorio «che valuta, semestralmente, l’andamento epidemiologico delle malattie per le quali è sospesa l’obbligatorietà e da facoltà al Presidente della Regione di ripristinare l’obbligo vaccinale in caso di pericolo per la salute pubblica» serve solo a contare i morti e a reagire dopo che sono morti, non sembra proprio una grande precauzione, sembra piuttosto un orpello dissimulare l’irresponsabilità della proposta.

FANTASIE PERICOLOSE – Da escludere anche che rinunciare all’esavalente, che permette l’inoculazione di 6 vaccini in una sola operazione, possa portare significativi risparmi di spesa, visto che poi bisognerebbe acquistare e distribuire 6 singoli vaccini al posto di uno, tra i quali i cittadini potrebbero scegliere come da un menu, ma che sicuramente non costerebbero di meno della soluzione attuale. Una richiesta in nome della libertà ovviamente, che però è criminale ove sorvola per interesse sulla possibili conseguenze di una decisione del genere. Tanto, com’è già accaduto in passato, i promotori d’iniziative del genere non rispondono mai dei danni che provocano. Anche nel caso delle recenti epidemie di morbillo gli avversari dei vaccini hanno semplicemente fatto finta di nulla, anche se quei morti li portano sulla coscienza insieme a quanti si sono fatti convincere dalla bufale strillate di sedicenti paladini del popolo, nemici del grande complotto della case farmaceutiche.

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