Il primo giorno di scuola del governo Renzi

Con il solenne giuramento nel Salone delle Feste del Quirinale, è ufficialmente nato il governo di Matteo Renzi. La nuova squadra di ministri scalpita per poter cominciare a lavorare, come già annunciato da Maria Elena Boschi, neo ministro delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento, che assicura: «Siamo già al lavoro con il ministro Franceschini per il passaggio delle consegne, da lunedì andrà avanti il lavoro nelle commissioni e in Aula. Abbiamo tante sfide, che possono dare una speranza nuova agli italiani nel giro delle prossime settimane».

Matteo Renzi giura davanti al presidente Napolitano
Matteo Renzi giura davanti al presidente Napolitano

«GRAN SQUADRA». PAROLA DI MINISTRO – Anche il neo-ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, risponde con ottimismo ai cronisti: «È una gran squadra, ora bisogna far scattare la molla». Roberta Pinotti, ministro della Difesa, si fa subito operativa e, dopo il giuramento, si è recata a Palazzo Baracchini per l’insediamento nel suo nuovo ministero, dove ha incontrato il ministro uscente, Mario Mauro, e salutato lo staff degli uffici che collaborano direttamente con il dicastero. Roberta Pinotti, prima donna a ricoprire questa carica in Italia, condivide il ruolo di ministro della Difesa con le sue omologhe europee di Germania, Norvegia, Svezia e Paesi Bassi.

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PIPPO CIVATI E IL SONDAGGIO SULLA FIDUCIA A RENZI – Per il governo Renzi sfide e polemiche in egual misura: polemiche come quella sollevata da Pippo Civati che, sul suo blog, lancia una consultazione on-line tra i militanti Pd: votare o meno la fiducia al governo Renzi? Scrive Civati:

Siccome il vero problema di questa situazione, che precede qualsiasi giudizio su Renzi, sul suo governo e soprattutto sulla sua maggioranza, è il fatto che si sia proceduto per l’ennesima volta assemblando gruppi che tutti avevano votato per fare altro, vi chiediamo ancora di partecipare. Oggi online e domani a Bologna. Perché di solito sono gli elettori a scegliere.

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Il questionario, strutturato come un vero e proprio sondaggio, chiede ai partecipanti di indicare anche età, professione, titolo di studio e chi abbiano votato alle ultime primarie del Partito Democratico. Il sondaggio si apre con il quesito sulla fiducia al governo, e le opzioni di risposta sono quattro:  va votata; va votata per far nascere il Governo, ma va condizionata a una verifica in tempi brevi; non va votata; meglio astenersi o non partecipare al voto. Ai partecipanti viene anche chiesto di motivare la scelta a favore o contro il governo di Renzi.

 

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CERIMONIA DELLA CAMPANELLA: IL GELO TRA RENZI E LETTA – E le polemiche, che sconfinano quasi nel gossip, riguardano anche l’incontro di rito tra Matteo Renzi e il precedente inquilino di Palazzo Chigi, Enrico Letta, nella tradizionale «cerimonia della campanella» viene usata dal premier durante i Consigli dei ministri e che segna un simbolico passaggio di consegne del governo. A nessuno è sfuggito il gelo tra i due, che non si scambiano nemmeno uno sguardo e sbrigano la pratica in sedici secondi netti, concludendo il tutto con un’algida stretta di mano.

Guarda il video della cerimonia della campanella:

 

«LA CAMPANELLA SUONERÀ PRESTO ANCHE PER RENZI» – E, dal MoVimento 5 Stelle, l’onorevole Riccardo Fraccaro ha commentato la scenetta : «Il nuovo e l’ex premier non si sono neppure guardati in faccia, i loro sguardi rivolti altrove sono la fotografia delle menzogne di Renzi a Letta. Tra due leader dello stesso partito che fino a pochi giorni fa si scambiavano atti di stima e promesse di collaborazione ora è una guerra fredda, combattuta a suon di tradimenti, inganni, sabotaggi, trappole e falsità. E Fraccaro profetizza: «La stessa scena si ripeterà presto, quando Renzi se ne andrà freddamente e non avrà il coraggio di guardare in faccia i cittadini dopo avergli mentito sui miracoli che avrebbe computo. Ecco a chi Napolitano affida la guida del paese: ad un patetico doppiogiochista disposto a tutto per la poltrona. E gli italiani lo sanno. La campanella suonerà presto anche per Renzi».

MATTEO SALVINI: «UNA SQUADRA DA AMICI DI MARIA DE FILIPPI» – Dalla Lega, si leva la voce di Matteo Salvini, che definisce il governo di Renzi come «una squadra di Amici di Maria De Filippi»: «Li hanno scelti belli giovani e simpatici, mancano solo il giocoliere e il mangiafuoco», dicendo anche di rimpiangere il governo di Monti, ora che «Siamo in un regime con un’informazione che ha studiato a casa di Goebbels» dove, il governo «ce lo presentano come nuovo e che sia una bella notizia che un ministro è incinta di otto mesi – dice Salvini, in un chiaro riferimento a Marianna Madia – ‘Ma, con tutto il rispetto, io un ministro lo giudico da quello che fa, non dal colore di capelli e dal fatto che sia giovane».

LE RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO RENZI – Al neonato governo Renzi giunge anche il pensiero di Romano Prodi che, a margine di un convegno a Firenze, dice «Tutti ci auguriamo un successo, perché abbiamo tanti problemi e almeno qualcuno deve essere risolto con urgenza». Un governo che sente già tutto il peso della responsabilità sulle proprie spalle, come ha sintetizzato Gianluca Galletti, neo ministro dell’Ambiente: «La gioia non manca per la nomina ma la responsabilità è ancora di più, tutti ci rendiamo conto e soprattutto Renzi, che questa volta si gioca una chance importante per il Paese; non voglio dire l’ultima ma ci andiamo vicino».

(Photocredit: LaPresse)

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