Le donne di Matteo Renzi

Nella nuova squadra di governo di Matteo Renzi è probabile che molti dei dicasteri chiave saranno assegnati a donne. Già da segretario del Pd, l’ormai futuro ex sindaco di Firenze aveva dichiarato che «a noi le pari opportunità non bastano» e aveva presentato una segreteria di partito che vedeva le «quote rosa» in maggioranza. In attesa di scoprire chi sanno i prossimi ministri del Renzi I, l’attenzione dei media si concentra però su un’altra donna-chiave del prossimo presidente del Consiglio, sua moglie Agnese.

Agnese Landini (LaPresse)
Agnese Landini (LaPresse)

AGNESE LANDINI, CHI È LA MOGLIE DI MATTEO RENZI – Agnese Landini, 37 anni – uno in meno del marito Matteo, che a gennaio ne ha compiuti 39 – insegnante di lettere in un liceo di Firenze, in queste ore sembra fuggire la ribalta e rifiuta di essere chiamata «first lady» perché, come ha detto in un’intervista al settimanale Oggi, «quell’appellativo non mi corrisponde». Profondamente cattolica, Agnese ha sposato Matteo Renzi nel 1999, lo stesso anno in cui lui è stato eletto segretario provinciale del Partito Popolare Italiano. La coppia ha tre figli: Francesco, Emanuele ed Ester, e le prime dichiarazioni da «first lady» di Agnese sono state proprio per loro e per le loro pagelle da andare a ritirare a scuola. Del futuro incarico del marito dice solo che «Matteo non si risparmierà e farà tutto con una grande energia».

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MARIA ELENA BOSCHI – Ma Matteo Renzi può contare su molte altre collaboratrici nel suo team, prima tra tutte Maria Elena Boschi responsabile delle Riforme del Pd e figura-chiave dell’accordo tra Renzi e Berlusconi sull’Italicum. Ed è proprio lei che Renzi ha ringraziato pubblicamente ad accordo raggiunto, dopo aver annunciato le nuove soglie «rivedute e corrette» della legge elettorale. Maria Elena Boschi, classe 1981 e collaboratrice del segretario del Pd fin dal 2012 potrebbe ricevere la nomina di ministro per le Riforme, continuando così il suo lavoro cominciato al Nazareno. Ma, come scriveva questa mattina il Corriere della Sera, non è escluso che possa invece andare alla Cultura. Una cosa è certa: l’aretina Boschi farà parte della squadra di governo di Matteo Renzi.

MARIANNA MADIA Un altro nome dato quasi per certo è quello di Marianna Madia, già responsabile per il Lavoro del Pd e veterana del Parlamento fin dai tempi di Veltroni. Per lei si vocifera il ministero del Lavoro, dove però pare debba sfidare l’ex segretario del partito Guglielmo Epifani, che è stato anche segretario della Cgil. Nata nel 1980, ha iniziato la propria carriera parlamentare a soli 28 anni, ma non sono mancate le polemiche e le critiche a causa della sua relazione con il figlio del presidente Napolitano e, più recentemente, per aver sbagliato l’indirizzo del ministero del Lavoro.

 

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LUCREZIA REICHLIN – Per il ministero dell’economia, invece, si parla con insistenza di Lucrezia Reichlin, economista e figlia dell’onorevole Alfredo Reichlin, già candidata al ruolo di vicegovernatore della Banca d’Inghilterra. Secondo i ben informati, Renzi la vorrebbe fortemente alla guida del ministero di via XX settembre in qualità di ministro tecnico, ma il suo nome sarebbe in ballottaggio con quello di molti altri, tra cui Pier Carlo Padoan e Fabrizio Barca.

DEBORA SERRACCHIANI – E, infine, c’è Debora Serracchiani, classe 1970: presidente della Regione Friuli Venezia-Giulia e già responsabile per le Infrastrutture per la segreteria del Partito Democratico, Debora Serracchiani è uno degli altri nomi femminili che sarebbero già stati associati al futuro governo di Matteo Renzi. Accetterà un eventuale incarico di governo? Forse, ma stando alle sue più recenti dichiarazioni, solo se questo «non pregiudicherà il suo ruolo in Regione».

(Photocredit: LaPresse)

 

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