Marco Pantani: la vita e la carriera del Pirata in 20 foto

Dieci anni fa, nel giorno di San Valentino,  moriva Marco Pantani. Il corpo del Pirata fu trovato il 14 febbraio 2004, senza vita, in una stanza del residence “Le Rose” di Rimini. Da allora, sulla sua morte la madre Tonina chiede ancora che si faccia chiarezza: «Marco non tornerà mai, ma io aspetto ancora la verità, sia su Rimini che su Madonna di Campiglio», ha spiegato all’agenzia di stampa Ansa. Nei ricordi dei tifosi sono però ancora vive le immagini dei suoi trionfi in salita, dei suoi scatti, della bandana che volava via, degli avversari incapaci di resistere al suo passo. Così come l’inizio del calvario, quel 5 giugno 1999. Si apprestava a vincere il suo secondo Giro d’Italia consecutivo, dopo l’accoppiata entusiasmante con il Tour dell’anno prima, quando venne fermato a Madonna di Campiglio. Il livello del suo ematocrito aveva toccato 51.9, oltre il massimo consentito di 50. Venne escluso dalla corsa, poi squalificato. Da quel momento non si sarebbe più ripreso, come aveva commentato lo stesso campione di Cesenatico dopo l’esclusione dal Giro d’Italia: «Mi sono rialzato, dopo tanti infortuni, e sono tornato a correre. Questa volta, però, rialzarsi sarà per me molto difficile». Fino al tragico epilogo riminese.

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I TRIONFI DI MARCO PANTANI E I VENTI SCATTI DEL PIRATA – Chi lo ha amato continua ad avere nostalgia di un uomo capace di esaltare i tifosi ad ogni scatto, così come di domare montagne come l’Alpe d’Huez, il Mortirolo, il Galibier. Nonostante una vita piena d’incidenti, era riuscito a rialzarsi, fino alla storica accoppiata del 1998, quando era riuscito a vincere Giro e Tour nello stesso anno.  E come dimenticare le sue sfide con Lance Armstrong, il texano soltanto di recente “cancellato” – di fatto – dal ciclismo, dopo l’ammissione sull’utilizzo di Epo. In venti scatti, ecco le immagini e i ricordi indimenticabili del Pirata.

Photogallery (Lapresse, Ansa)

 

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