Il monumento in memoria delle vittime delle foibe imbrattato a Roma

È stato imbrattato con vernice bianca il monumento a Roma in ricordo delle vittime delle foibe, situato all’altezza della metro Laurentina. Il gesto avviene proprio oggi in occasione della Giornata del Ricordo delle Foibe e per le popolazioni giuliano-dalmate. Sul posto sono stati ritrovati volantini dal titolo “No alla Giornata del ricordo revisionista”. «Anche quest’anno celebriamo la nostra giornata del ricordo, sanzionando la toponomastica apologetica del passato colonialista di questo Paese – si legge nel volantino – nella giornata in cui le istituzioni e tutti i partiti politici si affannano a partecipare a manifestazioni celebrative del cosiddetto esodo giuliano-dalmata, noi insistiamo nel ricordare tutto. A coloro che oggi parlano di ‘migliaia di infoibati’ senza straccio di prova storica, noi rispondiamo colpendo i simboli di questa operazione nazionalista e anticomunista. Noi oggi ricordiamo la nostra resistenza che fu quella dei partigiani italiani e jugoslavi che lottarono contro l’invasione nazi-fascista ». Il volantino termina con la scritta ‘Morte al fascismo, libertà ai popoli’.

 

LE REAZIONI – Il sindaco di Roma Ignazio Marino si è preoccupato di mandare subito una squadra per ripulire il monumento:

 

Qui sotto invece quello che è successo ieri a Venezia:

 

«Denunciamo con forza il frutto di ignoranza, ideologismo retrogrado e volontà di negare ciò che la storia attesta inequivocabilmente», commenta Donatella Schuerzel, presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che, incontrando i giornalisti a palazzo Madama prima della cerimonia per il Giorno del Ricordo con le massime autorità dello Stato, condanna le scritte inneggianti alle foibe e contro l’italianità apparse oggi nella capitale presso la stazione Laurentina della metropolitana e sul Cippo carsico dedicato, sempre alla Laurentina, ai Caduti di tutte le guerre. Nelle scritte si fa riferimento all’antifascismo e alla libertà dei popoli: «Anche questo è frutto di negazionismo e ignoranza, perché se per i giuliano dalmati infoinati, che erano italiani e non fascisti, ci fosse stata la libertà dei popoli, avrebbero potuto pronunciarsi e invece così, tragicamente, non fu», afferma Schuerzel.

(copertina Twitter)

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