Gli stupri del Mago Franco alle clienti

05/02/2014 di Redazione

Cinque anni e quattro mesi di carcere a Franco Uggetti, in arte Mago Franco, per una serie di truffe e violenze, tra le quali anche violenze sessuali.

Franco-Uggetti-mago-franco 1

LE MAGIE DEL MAGO FRANCO – L’uomo è accusato di aver guadagnato circa 200 mila euro con le truffe nell’ultimo biennio, perpetrate mediante la vendita di candele spacciate per amuleti (300 euro l’una), corrispettivi per pozioni magiche o semplicemente per interrogare i tarocchi. In più a suo carico accuse per violenze psicologiche e sessuali durante gli ultimi sei anni prima del suo arresto. La pena sembra per questo estremamente mite, ancora di più se messa in relazione che le durissime parole vergate dai giudici nelle motivazioni della condanna, pubblicate oggi.

LE VIOLENZE – Il sedicente «Mago Franco» si è approfittato di «persone particolarmente vulnerabili per il loro vissuto personale, illudendole che un futuro migliore potesse essere condizionato dai suoi influssi benefici» con delle condotte, tra cui abusi e violenze sessuali, che destano «un profondo senso di ripugnanza in ogni persona di media moralità » e «senz’altro espressione di un sentimento spregevole». Lo scrive il gup di Milano Carlo Ottone De Marchi nelle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso 19 dicembre, ha condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere Franco Uggetti, che si faceva chiamare appunto Mago Franco e che è finito in carcere lo scorso luglio con l’accusa di aver violentato e truffato per circa sei anni numerose clienti con problemi personali, di salute, di natura psicologica, incassando circa 200 mila euro solo negli ultimi due anni.

LEGGI ANCHE: Il mago che stuprava le clienti

LE MOTIVAZIONI – Uggetti, spiega il giudice nelle motivazioni dove riporta i racconti delle vittime e le intercettazioni che hanno incastrato il sedicente mago, «approfittando della propria posizione di forza e della situazione di inferiorità psichica delle vittime e insinuandosi subdolamente nella psiche delle stesse allo scopo di convincerle che appariva necessario aderire alle sue richieste per superare le negatività del momento, ha costretto» una serie di donne «a soggiacere alle sue sopraffazioni e a compiere atti sessuali che in condizioni di normalità non avrebbero compiuto». Nessuna attenuante, dunque, per l’imputato, 62 anni, originario di Pavia, arrestato nell’ inchiesta coordinata dal pm Giovanni Polizzi. Dieci in totale le vittime indicate nell’imputazione a cui Uggetti in alcuni casi chiedeva veri e propri «sacrifici fisici», che andavano dai rapporti sessuali fino a molestie di ogni genere e al taglio di ciocche di capelli. A tre donne, presenti al processo come parti civili e rappresentate dagli avvocati Franco Rossi Galante e Roberta Pugliese, sono stati riconosciuti dal gup risarcimenti a titolo di provvisionale.

Share this article