Chi ha inventato la cannuccia? E perché?

15/07/2011 di Dario Ferri

Marvin Stone cercava un rimedio per sotituire le anti-igieniche pagliuzze naturali

Marvin Stone stava sorseggiando un’acqua di rose con alcuni amici quando cominciò a sforzarsi di trovare una soluzione per rendere più divertente ogni bevuta. Era annoiato e avrebbe voluto che la sua bevanda non fosse rovinata da uno stupido inconveniente. Era la fine dell’800 e i drink si sorseggiavano grazie a delle cannucce naturali raccattate tra i fili d’erba. Marvin non era contento delle pagliuzze naturali, che spesso lasciavano cadere nel liquido spiacevoli ingredienti, granelli di polvere o terra.

ADDIO GRANELLI – Fu così che decise di mettersi all’opera per trovare un valido rimedio al problema. Cominciò avvolgendo un pezzo di carta a forma cilidrica. Poi imparò a togliere le scritte dai fogli. Li incollò. Sembra semplice pensare di fare una cosa simile, oggi. Non lo era certamente più di un secolo fa. La piccola invenzione si diffuse rapidamente e con successo tra i bevitori locali, che finalmente avevano scovato un metodo per godersi i loro drink senza sedimenti. Spinto dal suo entusiasmo per i rivoluzionari tubi di carta Stone decise di depositare un brevetto. Avvenne nel 1888. Le cannucce artificiali venivano ricoperte di paraffina, una miscela di idrocarburi ricavata dal petrolio, dall’aspetto simile alla cera. I tubicini innovativi erano alti 8,5 centimetri e sottili abbastanza da fermare i semi di limone che avrebbero infastidito gli esigenti clienti.

DAL “GIULEBBE” AI FRULLATI – Sarà solo nel 1906 che un macchinario sostituirà il lavoro manuale di Stone. Fu inventata dalla Stone Straw Corporation. La nuova tecnologia si rivelerà importante per la filatura di altri materiali e la loro trasformazione in piccoli canali. Fu poi grazie a Joseph Friedman, di San Francisco, che, negli anni ’30, si apportò alle cannucce un accorgimento tale da renderle ancora più comode. Una piccola filettatura sulle superfice del tubo, ai due terzi dell’altezza, consentiva al piccolo canale di piegarsi più facilmente i ogni direzione mantenendo la posizione preferita dal bevitore. Le nuove cannucce flessibili, ed usa e gestta, si diffusero rapidamente negli ospedali, in sostituzione dei vecchi tubi di vetro. Solo in una seconda fase furono commercializzate per uso domestico e per bambini, i veri destinatari del piccolo accorgimento.

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