Oscar: il gattino torturato che diventa un eroe del web

03/02/2014 di Valentina Spotti

In capo a pochi giorni è diventato il nuovo beniamino del web francese: Oscar, un gattino bianco e arancione, ha ricevuto la solidarietà e il calore di migliaia di persone dopo essere stato brutalmente torturato da un giovane di Marsiglia, che si era «divertito» a lanciare il micino contro la facciata del suo palazzo, e che aveva avuto anche il coraggio di filmarsi mentre perpetrava questo disgustoso atto di crudeltà sugli animali. Dopo qualche giorno in osservazione presso una clinica veterinaria, Oscar è tornato tra le braccia del suo legittimo padrone, con tanti nuovi amici in più.

Oscar gatto torturato marsiglia (2)

LA STORIA DI OSCAR – La storia di Oscar la racconta l’Huffington Post francese: settimana scorsa, su Facebook, aveva cominciato a circolare un video, pubblicato da un tal Farid, che lo immortalava mentre scagliava con violenza un gattino contro la facciata di un imponente palazzone di Marsiglia. Subito si erano mobilitate le associazioni contro la violenza sugli animali, ma la risposta della Rete è stata ancora più fulminea, facendo circolare il video del gattino in modo tanto massiccio da attirare l’attenzione delle forze dell’ordine che hanno rintracciato e arrestato il giovane, che ora rischia due anni di carcere e una multa da 30.000 euro per crudeltà sugli animali.

Guarda le foto: 

 

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OSCAR CE LA FARÀ – Del gattino però non si era trovata nessuna traccia e i più erano ormai rassegnati al pensiero che non ce l’avesse fatta fino a quando non è stato trovato, malconcio ma vivo, da un passante che l’ha portato da un veterinario. Oggi Oscar ha potuto tornare dal suo padrone e gli ci vorrà solo qualche settimana per tornare in piena forma: il micino, infatti, avrebbe «solo» una zampina rotta in un paio di punti, ma sembra aver già superato la brutta avventura.

«IL RESPONSABILE PUNITO DALLA LEGGEE NON CON LA VIOLENZA» – Nel frattempo su Facebook sono nate numerose pagine in onore di Oscar, anche se la Société Protectrice des Animaux si è dissociata da certi commenti che sono apparsi su quelle pagine che invitavano al «linciaggio» del colpevole: «A noi interessa il gatto e non bisogna fare confusione: il responsabile dovrà essere punito dai giudici e non con la violenza».

(Photocredit: Facebook/ Tous avec Oscar le Chat)

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