Il partito svizzero contro i «topi» italiani che rubano lavoro

L’Udc, Unione Democratica di Centro, partito svizzero di centrodestra che alle elezioni per il consiglio nazionale raccoglie circa il 25% dei consensi e dei seggi, è pronto ad una nuova battaglia contro i «topi» stranieri che rubano lavoro ai cittadini elvetici.

 

topi ratt italiani ticino 2

(Credit immagine: Udc)

L’ALLARME – Nelle manifestazioni di piazza in vista del referendum sulla libera circolazione dei lavoratori Ue sono ricomparsi i «ratt», i roditori già simbolo della campagna Udc del 2010 (che fece discutere in Svizzera e in Europa) contro i frontalieri. Ora, però, c’è qualche novità. Nel mirino dell’Udc ticinese oggi finiscono infatti anche i padroncini, i liberi professionisti italiani (idraulici, elettricisti, trasportatori) che strappano lavoro ai ticinesi. I «topi» italiani si sono rifatti vivi ieri nell’ambito di un evento tenutori nel quartiere di Pregassona, a Lugano, come preannunciato da una nota dell’Udc dei giorni scorsi:

Il simbolo della campagna UDC, una sberla che ha costretto il Ticino a prendere coscienza in modo più diretto del problema dei frontalieri sarà riveduto e corretto alla luce dell’invasione di padroncini e distaccati.

E ancora:

Quando, nel 2010, i ratt fecero la loro comparsa infastidendo i soliti benpensanti i frontalieri, in Ticino erano 46mila. Oggi sappiamo tutti che sono lievitati a livelli insostenibili: 60mila persone.

 

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IL MALCONTENTO CRESCENTE – In Svizzera il malcontento contro i lavoratori frontalieri, pendolari dalla paga più bassa che aiutano le imprese ad abbassare i costi ma ostacolano la forza lavoro locale, sembra essere largamente diffuso tra le varie forze politiche in campo. Contro i troppi lavoratori italiani si è ad esempio chiaramente schierato ngli ultimi tempi anche Sergio Savoia, leader dei Verdi del Canton Ticino.

(Fonte foto: Tio.ch. Credit immagine copertina: Tipress)

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