I dolcetti “alla cannabis” che mandano i bimbi in ospedale

01/02/2014 di Redazione

Caramelle, barrette di cioccolato, perfino burro di arachidi con l’aggiunta di olio di hashish: da un mese la marijuana è diventata legale in Colorado e i prodotti in vendita nei cosiddetti «recreational store» si sono moltiplicati, dando vita a un nuovo settore merceologico: quello degli snack con l’aggiunta di percentuali variabili di tetracannabinolo, il principio attivo della marijuana.

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Foto: Getty Images

DOLCETTI PERICOLOSI PER I BAMBINI – «Questa roba semplicemente sparisce dagli scaffali» – dice al New York Times Linda Andrews, proprietaria di un cannabis club di Denver, illustrando i vari prodotti: bibite gassate alla pesca o al mandarino, cioccolatini, biscotti e bonbon, tutti contenenti una certa dose di legalissima marijuana. I medici e i genitori, però, lanciano l’allarme contro questi prodotti, che possono facilmente arrivare nelle mani di adolescenti in cerca di un po’ di «sballo» o, peggio, di bambini troppo piccoli per capire cosa ci sia scritto sulla confezione, incapaci di distinguere tra un dolcetto qualsiasi e uno «potenziato» con il THC.

«AIUTO, MIO FIGLIO HA MANGIATO PER SBAGLIO UN BISCOTTO ALLA MARIJUANA» – Nonostante questi prodotti siano provvisti di regolare etichetta, c’è chi sostiene che l’attuale regolamentazione non sia sufficientemente sicura, offrendo ai giovanissimi una pericolosa «rampa di lancio» verso il consumo di marijuana. «Sono attraenti per i bambini, e spesso hanno l’aspetto di snack destinati ai più piccoli – dice Gina Carbone di Smart Colorado, un gruppo che si oppone alla legalizzazione della cannabis nello stato – Non ci sono regole adeguate per proteggere a sufficienza i bambini». Secondo un sondaggio, sempre più ragazzini sarebbero finiti in ospedale dopo aver assunto accidentalmente marijuana: tra il 2009 e il 2011 il Children’s Hospital Colorado ha dato assistenza medica a quattrordici bambini che, per errore, avevano ingerito dosi di principio attivo, risultando poi sonnolenti e disorientati o, nel peggiore dei casi, con problemi respiratori. Quasi tutti avevano mangiato per errore biscotti, torte o caramelle contenenti marijuana.

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BAMBINI E MARIJUANA – Un bambino che, per errore, assume marijuana in quantità notevoli non rischia tanto quanto un bambino che ingerisce accidentalmente bevande alcoliche o – peggio ancora – sostanze chimiche, ma la disavventura può avere comunque conseguenze pericolose: può ferirsi cadendo per un colpo di sonno, o addirittura addormentarsi in una posizione che gli impedisce di respirare correttamente. Nella maggior parte dei casi, i medici che hanno avuto a che fare con bambini venuti accidentalmente a contatto con la marijuana, non hanno potuto fare altro che tenere sotto osservazione i piccoli pazienti per sincerarsi che l’organismo digerisse la sostanza senza pericolose reazioni allergiche.

CONFEZIONI PIÙ AUSTERE – Ma gli adulti si scagliano contro i produttori di questi prodotti, accusandoli di aver studiato delle confezioni «troppo attraenti», specialmente per i bambini: confezioni che possono trarre in inganno i piccoli, con pericolose conseguenze per la loro salute. Lo stato del Colorado ha già imposto nuove regole: tutti i gli snack a base di marijuana dovranno essere venduti in confezioni di carta argentata e in bottiglie opache, senza scritte o disegni colorati.

 (Photocredit copertina: LaPresse)

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