Colorado: la nuova Mecca del turismo della marijuana

Zack Ackel lavora in un negozio di merce usata e quest’anno ha scelto come meta per le sue vacanze invernali il Colorado. Quello che l’ha spinto ad andare in questo stato non sono state le piste da sci innevate, ma la marijuana. «La qualità è impressionante», ha detto il 21 enne. Il Colorado è il primo stato americano ad aver legalizzato la cannabis, ma ancora non è possibile quantificare quale effetto avrà questa rivoluzione sul turismo. Quello che è certo è che grazie a questo fatto sono state aperte numerose aziende e che lo stato accoglierà migliaia di persone con la passione per la marijuana, riporta il Wall Street Journal.

Cheyenne Fox

L’ESPLOSIONE DEL MERCATO DELLA MARIJUANA – Secondo l’associazione di categoria MMIG, i negozi con licenza venderebbero complessivamente circa un milione di dollari di marijuana al giorno, la metà dei quali proverrebbero da persone che non sono originarie del Colorado. Dall’inizio dell’anno lo stato ha incassato circa 2 milioni di dollari grazie alla tassa del 25% imposta sul prodotto. Adesso è ancora presto però per capire quale sarà il peso della cannabis nel settore turistico, e se la reputazione dello stato verrò rovinata o meno dal fatto che ora venga considerato come una sorta di Amsterdam americana. L’ufficio turistico del Colorado non vuole che le sue campagne pubblicitarie siano incentrate sulla marijuana.

LE AGENZIE TURISTICHE – Peter Johnson ha fondato la propria agenzia Colorado Green Tours con la quale si vuole rivolgere proprio a quei turisti che vanno in Colorado per l’erba offrendo pacchetti speciali che comprendono la degustazione di diverse qualità di marijuana e durante i quali vengono mostrati i diversi modi di consumare il prodotto. Addison Morris dell’agenzia Colorado Rocky Mountain High Tours invece ha detto che la quantità di richieste per i viaggi organizzati è quattro volte superiore rispetto a quanto si aspettasse. Justin Jones del negozio Dank Colorado, ha assunto sei dipendenti in più per soddisfare la domanda di marijuana nella sua filiale di Denver: «Siamo giunti in una nuova era nella quale è possibile comprare marijuana come se si trattasse di una bottiglia di vino».

I TURISTI – In molti luoghi tuttavia è proibito consumare marijuana e per chi non è residente in Colorado non è così semplice godersi uno spinello, visto che anche nella maggior parte delle stanze d’albergo è vietato fumare, così come all’areoporto e sulle piste da sci. Ciònonostante i turisti affrontano code chilometriche per comprare l’adorata cannabis (fino a 21 grammi), pensando più tardi come e dove consumarla. I negozi che rivendono marijuana non possono pubblicizzarsi al di fuori dello stato, quindi i clienti trovano su internet quello che può maggiormente esaudire i loro desideri. Sherry Hasty, un’infermiera 43 enne di Dallas è andata in Colorado per sciare, ma anche per farsi uan bella fumata: «Non ho più 18 anni e non ho più voglia di avere il pensiero di poter essere fermata dalla polizia con una busta di marijuana in macchina». Matt Sylestin invece è arrivato nello stato per fare un vero e proprio tour di degustazione: guardando attraverso le finestre poste all’interno del negozio che danno sulle piante coltivate ha detto «Lì dentro c’è un odore veramente buono».

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