Il ragazzo anoressico che si salva con il bodybuilding

14/01/2014 di Dario Ferri

Vincere i disturbi alimentari grazie allo sport. Passare dall’anoressia alla pratica del bodybuilding. Trasformare il proprio corpo scheletrico in una montagna di muscoli. È la sfida vinta dal 22enne inglese di Bristol Ollie Orchard, fino a quattro anni fa rinchiuso nel tunnel della riduzione di appetito, ridotto ai limiti della sopravvivenza, e che oggi è riuscito a riconquistare uno stato di perfetta forma fisica e mentale.

 

anoressia body building 7

 

DA 38 KG FINO ALLA RINASCITA – Sceso fino a meno 38 kg di peso all’età di 18 anni, Ollie è oggi uno sportivo che mostra con soddisfazione un’enorme massa muscolare al pubblico dei cultori del corpo. «Ero un ragazzino Emo. Mi sono rasato i capelli, ho tolto i piecing e ho iniziato il sollevamento pesi. È stata una mossa che mi ha salvato la vita», racconta oggi ricordando la sua svolta personale. Uno scatto repentino, un’esplosione, generata da una volontà di riscatto fino a quel momento celata. Ollie ha sofferto per anoressia per ben 4 anni, tenendola nascosta a familiari e amici, vedendo giorno dopo giorno svanire forza ed energia. «Non mangiare faceva parte della moda», ricorda il nuovo atleta parlando di come possano essere dannosi certi stili di vita imitati dai giovanissimi.

 

 

5MILA CALORIE AL GIORNO – Il declino fisico rischia troppo spesso di essere vissuto senza nemmeno accorgersi del pericolo. «Ero disgustato dal cibo», dice Ollie, che oggi assume circa 5mila calorie al giorno per sei giorni alla settimana. Addirittura 10mila di domenica, quando dà sfogo alla sua fame nei fast food. Un traguardo raggiunto con dedizione. Dopo il primo anno di attività in palestra, cominciando sollevando pesetti da 5 kg, l’aspirante body builder aveva già aumentato il proprio peso di circa 60 kg, conquistando tra l’altro la partecipazioni ad importante gare nazionali.

(Fonte foto: Mail Online. Credit: Caters News Agency)

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